Quarte dosi nelle Rsa: partenza con 14 giorni di ritardo. «Situazione sbloccata»

Vaccini Negli hub la somministrazione del nuovo rinforzo immunitario è partita dal 14 aprile, nelle case di riposo bergamasche la situazione s’è invece sbloccata solo ora.

Sono l’ambiente più fragile, perché più fragili sono le persone che lì ci vivono. Nelle case di riposo, la campagna per la quarta dose è partita a rilento: se negli hub la somministrazione del nuovo rinforzo immunitario è partita dal 14 aprile, nelle Rsa bergamasche la situazione s’è invece sbloccata solo ora. Una questione burocratica: le strutture stavano ancora aspettando la documentazione sul «consenso informato», cioè l’autorizzazione da far firmare ai parenti degli ospiti.

Ritardo nelle comunicazioni

«Non avendo ricevuto dal ministero un format aggiornato specifico per la quarta dose – spiega l’Ats di Bergamo – in data odierna (mercoledì 27 aprile, ndr) è stata inviata alle Rsa, da parte del Servizio farmaceutico territoriale, una comunicazione con le indicazioni in merito all’accesso al Sistema Poste, ove è possibile trovare tutte le istruzioni operative relative alla somministrazione del vaccino anti-Covid, ivi compreso il modello base di consenso informato da utilizzare». Già da ieri, martedì 26 aprile, specifica l’Agenzia di tutela della salute, per le Rsa «è possibile ritirare i vaccini e pertanto iniziare con le somministrazioni».

Da martedì 26 aprile le Rsa hanno potuto iniziare a ritirare i vaccini e a fare le somministrazioni, da mercoledì 27 aprile disponibili le indicazioni per accedere al Sistema Poste

Sono circa 6mila gli ospiti nelle Rsa bergamasche; qualche contagio ancora emerge saltuariamente, soprattutto tramite gli screening periodici a cui sono sottoposto gli ospiti, ma si tratta quasi esclusivamente di positività asintomatiche o paucisintomatiche.

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