Scuola-lavoro, tagli fino al 55 per cento
I presidi: «Costretti a rivedere i percorsi»

Il taglio era già stato annunciato da tempo, ora è realtà, nero su bianco: con l’ultima legge di Bilancio l’alternanza scuola–lavoro cambia nome (ora la dicitura è «percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento»), viene ridimensionata nelle ore e, di conseguenza, anche nei finanziamenti ministeriali alle singole scuole.

Il monte ore minimo obbligatorio passa dalle 200 ore dei licei a 90 ore, dalle 400 dei tecnici a 150 ore e dalle 400 dei professionali a 210. I presidi si sono visti comunicare un taglio consistente, che in alcuni casi è arrivato anche al 55% del totale. I fondi vengono usati soprattutto per retribuire i docenti tutor. E ora, a progetti già avviati, gli istituti si vedono costretti a lavorare d’ingegno per far quadrare i conti.

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