Scuole chiuse, no a seconde case
Le regole: ecco il testo dell’ordinanza

Dalla mezzanotte di giovedì 4 marzo in vigore la zona arancione «rafforzata».

Ecco i principali inasprimenti delle restrizioni anti-Covid contenuti nell’ordinanza di Regione Lombardia firmata giovedì 4 marzo che avrà effetto immediato dalla mezzanotte di giovedì 4 marzo al prossimo 14 marzo.

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Scuole. Stop della didattica in presenza, si ritorna in Dad nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, negli istituti professionali, nelle secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (Its) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts) nonchè sospensione delle attività delle scuole dell’infanzia. Sono aperti invece gli asili nido, i micro nidi e le sezioni Primavera.

In tutte le scuole le attività di laboratorio sono garantite; resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza. «Regione Lombardia – prosegue la nota – informa che il ministero dell’Istruzione ha già dato indicazioni ai dirigenti scolastici affinché sia garantita la frequenza in presenza per gli studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione».

Dad anche per le Università e per gli Istituti di alta formazione artistica musicale e coreutica aventi sedi sul territorio della Regione Lombardia.

Smart working. Obbligo di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni aventi sedi o uffici sul territorio della Regione.

Spostamenti. Naturalmente continua il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza se non per casi di comprovata necessità, di lavoro e di salute. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Seconde case. Non è consentito recarsi in abitazioni diverse da quella principale (seconde case) fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità sia per chi abita in Lombardia sia per chi risiede in un’altra Regione.

Visite a parenti e amici. Non si può far visita a casa di amici e parenti, mentre in arancione «semplice» è consentito una volta al giorno.

Negozi. I negozi rimangono aperti come in zona arancione ma l’accesso alle attività commerciali al dettaglio è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sè minori, disabili o anziani.

Bar e Ristoranti. Come per i negozi, non cambiano le regole per gli esercizi pubblici: bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno. Rimane consentita la consegna a domicilio e l’asporto (questo fino alle 22).

Impianti sportivi. non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (a mero titolo esemplificativo, aree attrezzate con scivoli ed altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità.

Trasporti pubblici. Obbligo di mascherina sui trasporti pubblici.

Parrucchieri e centri estetici: Nulla cambia per quanto riguarda parrucchieri e centri estetici: rimangono aperti con le stesse modalità.

Parchi: La nuova ordinanza firmata da Fontana contiene anche il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e le aree sport. «In ottemperanza a quanto indicato nell’Ordinanza di Regione Lombardia, che prevede la zona arancione rafforzato su tutto il territorio regionale, si comunica che da domani, venerdì 5 marzo, e fino al 14 marzo, sarà precluso l’utilizzo di tutte le aree giochi presenti nei parchi e nei giardini della città. L’ingresso ai parchi è comunque consentito nel rispetto delle norme anti Covid già in vigore» fa sapere il Comune di Bergamo.

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