Si parte dal mercato dello stadio
Sabato si riapre in versione ridotta

Sabato il mercato dello stadio riapre i battenti in versione ridotta: solo alimentari e con rigide norme di sicurezza, dalla distanza di tre metri tra i banchi all’accesso contingentato.

Regione Lombardia ha firmato l’ordinanza per la sperimentazione prima che finisca il lockdown, e il Comune è pronto per il test. «L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto - ha scritto su Facebook il presidente Attilio Fontana -: via libera ai mercati scoperti da mercoledì, con regole precise per garantire la sicurezza di tutti. Un altro passo verso la “nuova normalità”».

A Bergamo, come annunciato dal sindaco Giorgio Gori, si parte dallo stadio: «Adesso ci sono le condizioni per sperimentare ciò che già avremmo voluto fare sabato scorso (l’ordinanza non era arrivata per tempo, ndr) – spiega -. Domani (oggi per chi legge) riconvoco le associazioni di categoria, scorreremo le prescrizioni in vista di sabato. È un test, utile per fare eventuali osservazioni e sottoporle a Regione».

L’ordinanza regionale chiede ai Comuni di individuare «un appartenente alla polizia locale o un funzionario comunale che assuma il compito di “Covid Manager”, con l’eventuale supporto di volontari di protezione civile», e di perimetrare l’area prevedendo un varco di accesso separato da quello d’uscita. Al mercato potrà andare un solo componente del nucleo familiare e si dovrà rispettare il distanziamento interpersonale: almeno un metro. Gli addetti dovranno rilevare la temperatura di clienti e operatori commerciali prima del loro accesso. E ancora, mettere a disposizione dei clienti prodotti per lavare le mani e guanti usa e getta (da usare obbligatoriamente). Per ogni banco potranno esserci al massimo due operatori che dovranno indossare mascherina e guanti.

Ambulanti soddisfatti del ritorno, ma non delle modalità stabilite da Regione: «È un passo avanti rispetto alla ristrettissima sperimentazione prospettata, per non più di 12 mercati lombardi, ma alcune regole andranno riviste – afferma Giulio Zambelli, presidente Anva-Confesercenti Bergamo -. Perimetrare le aree è poco pratico, meglio gestirle con file separate. E ancora, tre metri tra un banco e l’altro sono troppi per molte piazze, conviene isolare i banchi tra loro». «La priorità è la sicurezza di clienti e operatori – rimarca Mauro Dolci, presidente Fiva-Confcommercio Bg -. Questa è solo la fase 1, importante per dare un segnale ai clienti. Nella fase 2 ci batteremo per far sì che il mercato torni nella sua completezza. Alcune prescrizioni sono da rivedere, ma in questo test siamo pronti a seguirle».n

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