Tasse e multe non riscosse per 17 milioni
Un cittadino su due non paga le sanzioni

C’è chi la chiama «pace fiscale». Ma è tutto da verificare se gli enti locali e i cittadini si tenderanno la mano. Intanto il governo, con il decreto Crescita approvato lo scorso 4 aprile, ha dato il via libera alla rottamazione delle cartelle esattoriali.

Il tema è scottante, perchè quando si para di denaro la preoccupazione è alle stelle. E qui si parla di Imu, Tasi, Tari, ma anche di multe, tassa di soggiorno e bollo auto. I cittadini dovranno pagare per intero l’importo originario dell’imposta, ma eviteranno di versare interessi e sanzioni, quindi una «definizione agevolata» del debito. Ma non sarà automatico: saranno gli enti locali (Comuni, Province e Regioni) a decidere se deliberare o meno l’introduzione della sanatoria. A Palafrizzoni la posizione è chiara con il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi che dichiara di «non sposare la filosofia della rottamazione. Chi deve pagare è giusto che lo faccia».

L’obiettivo che si è dato il governo è recuperare più risorse possibili. E si parla di cifre importanti. Il solo Comune di Bergamo ha stimato 17 milioni di euro in crediti da riscuotere nei confronti dei cittadini che non hanno pagato le tasse. Significa che un cittadino su due non paga le sanzioni.

Pesa il capitolo delle sanzioni comminate dalla polizia locale per le infrazioni al codice della strada. A Bergamo il tasso di riscossione multe è del 53,8% sui 13,4 milioni di euro accertati dalla polizia locale nel 2017, nelle casse di Palafrizzoni ne sono quindi arrivati soltanto circa 6 milioni. Ma gli arretrati complessivi accumulati negli anni per le sanzioni non riscosse ammontano a 12,7 milioni.

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