Tavernola, autopsia sul corpo nel lago
«Non ci sono segni di violenze»

L’esame autoptico è stato eseguito dalla dottoressa Cristina Cattaneo, la stessa che venne incaricata dell’autopsia di Yara Gambirasio.

Per avere un quadro completo serviranno ancora diversi giorni di esami e accertamenti. Tuttavia dall’autopsia eseguita lunedì 16 settembre a Milano sul cadavere recuperato nella Ford Fiesta ripescata il 5 settembre scorso dal Sebino a Tavenola non sarebbero emerse tracce evidenti di violenza, oppure evidenze che possano chiarire le cause della morte.

Il cattivo stato di conservazione del corpo – rimasto in acqua forse per quindici anni – non ha permesso di ottenere ulteriori risposte: l’esame autoptico è stato eseguito dalla dottoressa Cristina Cattaneo – la stessa che venne incaricata dell’autopsia di Yara Gambirasio – all’Istituto di medicina legale di Milano. Sono stati effettuati dei prelievi di campione dei tessuti, alcuni dei quali serviranno per il confronto del Dna. L’analisi dovrà confermare o meno se il corpo appartiene a Rosario Tilotta, l’intestatario della vettura recuperata dai carabinieri e del quale non si avevano più notizie dal 2004, quando sparì di casa a Scanzorosciate.

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