Tutto il Policlinico San Pietro Covid-free: non succedeva da 9 mesi

Il Policlinico San Pietro è di nuovo Covid free dopo quasi nove mesi di lavoro per fronteggiare la seconda e la terza ondata della pandemia.

Un momento tanto atteso che finalmente, dopo più di 260 giorni, è arrivato. La speranza ora è poter mettere davvero la parola fine, anche se la guardia deve rimanere ancora alta.

Era il 21 ottobre quando, dopo la parentesi estiva, il reparto Covid del Policlinico ha riaperto le porte per accogliere nuovamente pazienti Covid positivi. «Sono stati mesi molto impegnativi. Dopo la chiusura dei reparti Covid a metà giugno dell’anno scorso, al termine della prima ondata, pensavamo, o meglio speravamo, di non doverli riaprire mai più. E invece a ottobre è diventato sempre più chiaro che la curva della pandemia avrebbe ripreso. E così nel giro di qualche giorno abbiamo di nuovo convertito alcuni reparti in aree Covid e riattivato la terapia intensiva dedicata. Grazie all’esperienza maturata durante la primavera scorsa abbiamo affrontato la seconda e terza ondata con protocolli più efficaci, sia da un punto di vista clinico sia organizzativo » osserva la dottoressa Eleonora Botta, direttore sanitario del Policlinico San Pietro.

A novembre, a solo un mese dai primi ricoveri, viene registrato il picco con 130 pazienti Covid ricoverati in reparto e 8 in terapia intensiva Covid. La maggior parte dei pazienti allora proveniva dalle province di Milano e Monza, che erano state meno colpite rispetto a Bergamo durante la prima ondata, ma non mancavano nemmeno pazienti delle aree bergamasche che gravitano sul Policlinico San Pietro e sull’ospedale “gemello” Policlinico San Marco (entrambi parte degli Istituti Ospedalieri – Gruppo San Donato). Il Policlinico San Marco viene mantenuto Covid free (fatta eccezione per la terapia intensiva con 4 postazioni dedicate ai Covid, poi chiuse a metà maggio), ma parte del personale medico e infermieristico viene chiamato a supporto della gestione dei pazienti ricoverati nei reparti Covid del Policlinico San Pietro. «La scelta di concentrare i ricoveri Covid per acuti in una sola delle due strutture ospedaliere è derivata dalla necessità di garantire, in totale sicurezza, cure e prestazioni non solo ai pazienti Covid ma anche ai pazienti affetti da patologie urgenti non procrastinabili come gli oncologici, i cardiologici, i neurologici etc.» spiega Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi.

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