Vertice del premier Conte sulla scuola
Sui bus confermata distanza di 1 metro

Il tema centrale di questi giorni resta la scuola e la sua riapertura.

Il timore che la crescita dei contagi possa compromettere la riapertura delle scuole, le polemiche sul ritardo nella consegna dei banchi monoposto e sulla predisposizione, da parte di alcuni enti locali, di spazi in cui tenere lezione, le critiche dei sindacati al ministro Azzolina, da lei rispedite al mittente, e le difficoltà nel predisporre il servizio di trasporto per portare i ragazzi a scuola mantenendo la distanza di almeno 1 metro, hanno indetto il premier Giuseppe Conte a convocare un incontro, lunedì pomeriggio, con la ministra dell’Istruzione e i ministri competenti sulla riapertura, la titolare del Mit Paola De Micheli e il ministro della Salute Roberto Speranza. Al vertice hanno partecipato anche Angelo Borrelli, capo della Protezione civile e il commissario per la scuola Domenico Arcuri. Subito dopo il premier ha iniziato un vertice con i capidelegazione della maggioranza..

Sono rimaste deluse le aspettative delle Regioni che speravano in una deroga al metro di distanza sui mezzi di trasporto: il Comitato tecnico scientifico ha ribadito che, anche con la mascherina, la distanza di almeno 1 metro tra gli occupanti del mezzo pubblico dovrà esserci e se si pensa all’utilizzo di separatori, la soluzione non sarà disponibile a breve e non potrà applicarsi a metro e bus. E pure l’idea di differenziare gli orari scolastici, «non può essere la soluzione», spiega il coordinatore degli assessori regionali ai Trasporti, Fulvio Bonavitacola. «Le Regioni - aggiunge - avevano da tempo sollecitato una strategia nazionale a riguardo».

Insomma, come i ragazzi raggiungeranno le scuole rimane un rebus non di poco conto, perchè se è chiaro che le scuole verranno riaperte dal 1 settembre per il recupero degli apprendimenti e dal 14 per le lezioni, non è ancora chiaro come poter gestire il numero di studenti con l’obbligo di distanziamento.

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