Via Luzzatti, dopo il rogo i condomini si mobilitano: «Una colletta per la cucina»

Gli inquilini del complesso Aler andato in fiamme domenica aiuteranno la famiglia che risiede nell’alloggio bruciato.

«In questi giorni aiuteremo la famiglia donando generi alimentari e più avanti, quando i tecnici termineranno le verifiche e i lavori, cercheremo di aiutarla procurandogli il mobilio per la cucina». Silvano Triboli ha 69 anni e da quando è nato abita in un condominio del complesso Aler ​di via Luzzatti, alla Malpensata, dove domenica sera verso le 20 l’esplosione del frigorifero dell’appartamento situato al quarto e ultimo piano (proprio sopra il suo) ha causato un incendio che ha interessato la cucina. In quel momento, all’interno dell’abitazione, in un’altra stanza, c’erano una donna di 34 anni di origine dominicana con il figlio di 5 anni e il loro cagnolino: fortunatamente nessuno è rimasto ferito gravemente. Silvano fa anche parte del comitato inquilini delle case Aler di via Luzzatti e, insieme agli altri membri del comitato, si è subito dato da fare per dare una mano alla famiglia che abita nella casa interessata dal rogo. «Bisogna aiutare il vicinato - ha detto -, senza girarsi dall’altra parte». Era stato lui anche il primo ad intervenire domenica sera. «Intorno alle 20 - racconta - io e mia moglie abbiamo sentito un forte botto, sembrava una bomba, e poco dopo la signora mi ha chiesto aiuto: io sono subito salito, nella sua cucina c’erano fiamme e molto fumo e l’ho aiutata a far uscire il figlio e il cagnolino che, tra l’altro, è stato il primo ad allertarla del pericolo. Poi, quando loro erano già fuori, volevo chiudere la porta della cucina ma è scoppiata e mi sono ustionato lievemente il viso e il braccio». Fortunatamente nessuno è rimasto ferito gravemente: Silvano e la donna di 34 anni sono stati soccorsi dai sanitari e trasferiti all’Humanitas Gavazzeni per accertamenti (il timore era che avessero respirato i fumi del rogo), ma entrambi sono stati dimessi poco dopo.

L’incendio ha avuto origine da un malfunzionamento del frigorifero ed è rimasto circoscritto alla cucina andata distrutta . «Non appena abbiamo sentito il forte scoppio - continua a spiegare Triboli - tutti gli inquilini del condominio sono usciti in cortile e abbiamo subito allertato i pompieri». In poco tempo l’incendio è stato spento: ora l’abitazione della donna dovrebbe essere agibile, ma il gas e l’impianto elettrico sono fuori uso e per qualche giorno sarà ospitata dalla madre a Ponte San Pietro insieme al bimbo di 5 anni e agli altri due figli più grandi, i quali al momento dell’incendio non si trovavano in casa. «La donna e suo figlio ora stanno bene - conferma Triboli -, anche se comprensibilmente sono ancora spaventati». Ieri mattina i tecnici dell’Aler hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione. «Sono dispiaciuto per l’accaduto - dice il presidente di Aler Bergamo, Fabio Danesi -. Il problema non è riconducibile a cattive manutenzioni da parte nostra, ma sin da subito abbiamo dato incarico a un’impresa di effettuare i lavori di ripristino».

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