Vigilessa uccisa, la figlia Silvia: «Ho paura che Mirto mi abbia manipolato»

IN TRIBUNALE. «Pur volendo tanto bene a Mirto, posso dire che l’idea iniziale dell’omicidio è stata sua». Sono le parole pronunciate da Silvia Zani, la figlia maggiore di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù, che ha accusato il fidanzato bergamasco Mirto Milani di aver ideato l’omicidio commesso poi anche da lei e da sua sorella minore Paola.

Silvia Zani, nel processo in corso davanti alla corte d’Assise di Brescia, ha chiesto di rilasciare una dichiarazione spontanea dopo che nell’udienza del 30 marzo scorso aveva deposto per ore spiegando, come gli altri due imputati, che insieme tutti e tre avevano deciso di uccidere Laura Ziliani.

«Il trio criminale per come è stato descritto è sciolto» ha detto il presidente della corte Roberto Spanò. «Mi sento estremamente in colpa per quello che ho fatto. Una parte di me vuole prendersi più colpe di quelle che ho», ha detto Silvia Zani. «Quando ho ucciso mia mamma ero convinto che volesse ucciderci. Ora non sono più convinta che volesse ucciderci. Ho paura che mi abbia manipolato Mirto» ha detto Silvia Zani.

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