Violazione del Daspo, il «Bocia» assolto per la trasferta di Dortmund e i festeggiamenti a Orio

Il processo. Lunedì 24 ottobre il Tribunale ha emesso la sentenza di assoluzione per due ultrà atalantini Claudio Galimberti e Andrea Quadri, entrambi accusati di violazione del provvedimento di Daspo.

Claudio Galimberti, detto Bocia, è stato assolto da tutti i capi d’imputazione nel processo che lo vede coinvolto per quattro violazioni del Daspo. Il Pm aveva chiesto la pena di 3 anni e 3 mesi di reclusione per l’allora leader della Curva atalantina. Assolto anche Andrea Quadri, detto Rasta, accusato anche lui di violazione del Daspo ma solo in un’occasione, quella dei festeggiamenti all’aeroporto di Orio: l’accusa aveva chiesto tre anni di carcere.

Per il giudice, Claudio Galimberti, 48 anni, leader della Curva Nord dell’Atalanta, è risultato improcedibile nel caso della trasferta di Dortmund, gara di Europa League del 15.2.18, perché l’episodio è stato commesso all’estero. Il fatto non sussiste in altri due casi: quando fu avvistato a Orio il 6.1.18 con altre migliaia di tifosi, ad attendere la squadra di rientro dalla capitale dopo la vittoria sulla Roma e quando fu fermato a Benevento il 18.4.18. al casello di Caianello (Caserta) su una delle 10 auto di tifosi atalantini. Per l’ultimo episodio, quello dell’avvistamento il 7.2.18 al Baretto di viale Giulio Cesare in occasione della partita del campionato Primavera Atalanta-Milan, Galimberti è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.

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