Bergamo Tv cambia casa e tecnologia
Il tg ora in onda da Palazzo Rezzara

Con il telegiornale delle 19,30 di mercoledì sera 18 dicembre si è aperta una nuova fase per Bergamo Tv: il tg è andato in onda per la prima volta dai nuovi studi di Palazzo Rezzara. Nuova la scenografia, la sigla, la grafica, l’illuminazione.

Con il telegiornale delle 19,30 di mercoledì sera 18 dicembre si è aperta una nuova fase per Bergamo Tv: il tg è andato in onda per la prima volta dai nuovi studi di Palazzo Rezzara. Nuova la scenografia, la sigla, la grafica, l’illuminazione. Ma è solo il primo tassello di una trasformazione che sarà più evidente da gennaio.

«Nel periodo natalizio completiamo il trasferimento dalla storica sede di via Corti, per poi ripartire alla grande con la nostra programmazione il 6 gennaio, data di inizio del campionato», spiega il direttore di rete Sergio Villa. Gli studi televisivi, così come quelli radiofonici di Radio Alta, saranno tutti concentrati nel palazzo che è già sede de «L’Eco di Bergamo»: palazzo Rezzara diventa dunque la casa dell’informazione bergamasca.

Oltre allo studio «giallo» dedicato ai tg e all’informazione, c’è uno studio più ampio dove dal prossimo mese verranno ospitate le rubriche sportive e l’intrattenimento. La tecnologia è stata rinnovata con l’illuminazione a led e telecamere digitali.

«Bergamo Tv era nata analogica, poi c’è stata una parziale conversione al digitale già nella vecchia sede e ora la digitalizzazione sarà completa - spiega Villa -. Proprio la tecnologia ci consente di fare le stesse cose in uno spazio più ristretto, ottimizzando costi e risorse. Oltretutto avremo la possibilità di sfruttare la collaborazione col vicino Centro Congressi Giovanni XXIII per riprendere eventi e organizzarne di nuovi».

Con il telegiornale parte un processo che richiederà qualche settimana di assestamento; il periodo di Natale - dove tradizionalmente si fermano i programmi più seguiti - è stato scelto per evitare qualsiasi tipo di disservizio.

Bergamo Tv è nata nel 1976, proprio nell’anno in cui venne concesso ai privati, purché in ambito locale, di trasmettere via etere, e tante emittenti libere spuntavano in tutta Italia. A fondare la televisione bergamasca fu una cooperativa di giornalisti de «L’Eco di Bergamo». La sede era inizialmente al Conventino, poi si trasferì, dieci anni più tardi, dalle parti di via Corti, dove - pur con piccoli spostamenti - è rimasta per più di 25 anni. Dalla fine degli anni Ottanta una redazione autonoma si occupa dell’informazione televisiva.

«Il legame tra “L’Eco di Bergamo” e Bergamo Tv esiste fin dalle origini, ma è andato via via crescendo fino a questo trasferimento nella sede storica del gruppo Sesaab. È una sinergia totale, che sarà poi da realizzare giorno per giorno - commenta il caporedattore Mario Bonati -. Bergamo Tv è un punto di riferimento per le televisioni locali, per la qualità, per gli ascolti e per il rapporto che è riuscita a creare con i bergamaschi, per molti dei quali l’appuntamento con il tg delle 19,30 è irrinunciabile. Non ci sono molte tv provinciali come la nostra. Questo grazie all’azienda, ai giornalisti e ai tecnici».

Nella redazione diretta da Giorgio Gandola, oltre al già citato Bonati lavorano il caposervizio Massimo Sonzogni, Paola Abrate, alla quale ieri è spettato il compito di inaugurare il nuovo studio, Roberto Vitali, Luigi Residori e il volto sportivo Matteo De Sanctis. Con loro anche Max Pavan, che, oltre a condurre «Incontri», collabora alla preparazione del telegiornale.

Il tg andrà come sempre in onda alle 12,30 e alle 19,30, con repliche alle 14 e alle 23, con un’edizione flash alle 20,30. Da gennaio ripartiranno anche i tg flash del pomeriggio alle 17,30 e 18,30, insieme alla versione con il linguaggio dei segni il sabato sera. Sempre in gennaio, oltre alle trasmissioni sportive, riprenderà «Bergamo in diretta» il martedì sera, sia nella versione tradizionale, sia in quella «Uno contro tutti», che ha visto protagonisti - tra gli altri - il sindaco Franco Tentorio, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e, nell’ultima puntata sui pendolari e il trasporto regionale, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno.

Dopo circa sette anni dall’ultimo rinnovamento grafico, cambieranno gli studi, le musiche, le sigle, come già è stato fatto per il telegiornale. «Puntiamo a migliorare la qualità dei nostri prodotti e a introdurre qualche novità», spiega Bonati. «Da gennaio ci sarà anche un rinnovamento del palinsesto, con lo sviluppo di nuovi contenuti informativi, specie nella fase pomeridiana tra mezzogiorno e l’una», conferma Villa.

Conclude Bonati: «La cosa di cui siamo più fieri è l’equilibrio con cui abbiamo sempre fatto informazione al servizio di chi ci segue. Un esempio su tutti: un mese fa abbiamo raccolto l’appello di Maura Gambirasio, la madre di Yara, che, oltre a Sky, ha deciso di chiamare solo noi, spiegando che ci aveva scelto per la discrezione e il modo con cui abbiamo trattato la tragedia della figlia. Per noi è stato un grande apprezzamento».

Marina Marzulli

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