Crespi d’Adda vive nelle parole: un concorso di scrittura creativa

IL PROGETTO. Il fascino di Crespi d’Adda e un progetto di scrittura creativa. Per mantenere la memoria e continuare a pensare al villaggio operaio in ottica futura.

«Un villaggio ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia di autorità sia di benevolenza». Così viene descritto Crespi d’Adda, villaggio operaio costruito sul finire dell’Ottocento e patrimonio dell’Unesco dal 1995. Questa cittadina in miniatura fu realizzata per volere della famiglia Crespi, industriali cotonieri, che lo avevano immaginato come microcosmo autosufficiente in cui la vita di tutti sarebbe ruotata intorno alla fabbrica. L’idea era di dare ai dipendenti una villetta, con orto e giardino, e di fornire tutti i servizi necessari alla vita della comunità: chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici. Il sistema in realtà fu perfettamente operativo solo per pochi decenni, a causa degli sconvolgimenti del mondo operaio e industriale che colpirono a più riprese anche l’azienda Crespi; tuttavia ancora oggi la cittadina è abitata in gran parte da discendenti di quegli operai, e la fabbrica stessa (sotto diverse proprietà) è rimasta in funzione fino al 2003. Il fascino di questo villaggio continua ad attirare decine di migliaia di visitatori ogni anno, incuriositi dall’atmosfera suggestiva di questo luogo che – pur portando i segni del tempo – è rimasto quasi inalterato nel corso dell’ultimo secolo.

Il concorso di scrittura creativa «Tessitura di parole» vuole tenere viva la memoria di Crespi d’Adda raccogliendo nuove storie ambientate proprio nel villaggio, storie che sappiano creare un ponte tra passato e presente e che possano dare vita a nuovi personaggi in grado di parlare al pubblico contemporaneo.

Per partecipare al concorso è necessario collegarsi al sito www.riscriverecrespi.it, andare nella sezione «scrivere» e scaricare la mappa di Crespi d’Adda, divisa in riquadri denominati «quadri di ispirazione». Bisogna scegliere almeno cinque riquadri della mappa: a ogni quadro corrispondono tre parole che saranno le parole guida da cui partire per la stesura del racconto. Questi termini forniranno spunti e suggestioni per tessere inedite storie ambientate in questo gioiello lombardo di archeologia industriale.

«Di Crespi d’Adda – racconta Giorgio Ravasio, presidente dell’Associazione Crespi d’Adda – si è scritto ancora troppo poco. La nostra iniziativa intende promuovere la riscrittura critica, storica, immaginifica o di fantasia di un luogo che è stato narrato spesso in maniera superficiale».

Come partecipare

Il concorso è aperto a tutti. I racconti devono essere inviati entro il 7 giugno in formato pdf alla mail [email protected]. Ulteriori dettagli sul formato del file sono disponibili qui: www.riscriverecrespi.it/scrivere

Gli elaborati saranno valutati dal comitato letterario del Festival di letteratura del Lavoro Produzioni Ininterrotte e il vincitore verrà presentato ufficialmente durante il Festival – giunto alla sua quinta edizione – che si terrà dal 7 al 22 ottobre 2023. Del racconto selezionato verrà pubblicata anche una versione digitale.

«Tessitura di parole» fa parte del più ampio progetto «Riscrivere Crespi», ispirato al romanzo storico di Alessandra Selmi «Al di qua del fiume», che narra le vicende del villaggio operaio dalla sua nascita nel 1878 alla chiusura del cotonificio Crespi nel 1929. Questo progetto mira ad avvicinare anche i più giovani alla storia di Crespi d’Adda sfruttando alcuni strumenti multimediale e delle narrazioni particolarmente coinvolgenti: sul sito di «Riscrivere Crespi» è infatti disponibile un tour digitale particolarmente immersivo in cui sono proprio i personaggi del romanzo di Selmi a raccontare eventi realmente accaduti e svelare curiosità e vicende al pubblico. «Studiare e raccontare la storia – spiega l’autrice, soffermandosi sull’importanza del progetto – significa riscoprire le nostre radici lontane, tenere viva la nostra memoria». Oltre a queste visite online, sono diversi anche i tour fisici organizzati dall’Associazione Crespi d’Adda: i turisti possono scegliere le più tradizionali visite guidate alla fabbrica, alla centrale idroelettrica e alle sale multimediali del museo di Crespi d’Adda, ma anche il nuovo emozionante tour «La Crespi d’Adda di Emilia» basato proprio sul romanzo «Al di qua del fiume». Tutte le informazioni su costi, date e percorsi si trovano sul sito dell’associazione, qui: https://www.crespidadda.it/visite-guidate-a-crespi-dadda/

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