Foto & web: ecco «Storylab»
La memoria della nostre radici

Un patrimonio che già riserva una quantità inesauribile di suggestioni, memorie, sorprese, stimoli culturali. Un’iniziativa che promette di costruire il più grande archivio fotografico di Bergamo e provincia. Al via «Storylab»: scoprilo su www.storylab.it.

Un patrimonio che già riserva una quantità inesauribile di suggestioni, memorie, sorprese, stimoli culturali. Un’iniziativa che promette di costruire il più grande archivio fotografico di Bergamo e provincia.

Al via «Storylab», progetto de «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con Mediaon e Moma Comunicazione, che consiste nella raccolta e archiviazione in digitale di immagini fotografiche storiche, dagli albori della fotografia sino agli anni ‘70, raffiguranti Bergamo, il suo territorio, la popolazione, i personaggi e le persone comuni, gli eventi, le manifestazioni, i monumenti, il paesaggio, le aziende.

Le foto acquisite verranno messe a disposizione del pubblico su un portale web semplice e intuitivo, liberamente consultabile da tutti per ricerche, commenti, integrazioni, o per la mera soddisfazione di una naturale curiosità. Saranno gli stessi utenti, pubblici o privati, che potranno caricare sul portale di Storylab, a loro discrezione e nel più assoluto rispetto delle norme sulla privacy, foto storiche, arricchirle di titolo, didascalie, commenti e contestualizzazioni e condividerle con la collettività.

In pratica: l’utente con una procedura semplicissima si registra sul sito www. storylab.it attraverso la homepage (poi vi accederà con le proprie credenziali). Effettuata la registrazione potrà, con modalità simili a quelle dei social network più diffusi (Facebook, Instagram, Pinterest) caricare una o più foto storiche, cioè risalenti a prima degli anni ’70, che siano incorniciate in salotto o abbandonate in un cassetto; arricchirle con un titolo e una didascalia (nella sede chiaramente indicata sul sito); ma anche aggiungere informazioni a immagini caricate da altri utenti. Se, cioè, nella foto caricata da un altro riconosco qualcosa di noto, la scuola dove ho studiato, una cerimonia a cui ho partecipato, la casa dove ho vissuto, una persona la cui identità mi è nota, la data in cui l’avvenimento si è svolto e così via posso aggiungere, alla voce «commento», nuove informazioni in calce all’immagine. Il che, ovviamente, contribuisce a recuperare, precisare la memoria storica di cui la foto è portatrice. 

Non è solo la fotografia, insomma, che si vuole conservare, ma il pezzo di storia che la foto porta con sé. Non a caso l’iniziativa si chiama «Storylab». Se, non avendo uno scanner, o non essendo in rapporti cordiali con la tecnologia, non si fosse in grado di caricare autonomamente le proprie fotografie sul portale, è possibile rivolgersi a Moma Comunicazione, portando le foto (su carta e/o in digitale) - che verranno puntualmente restituite dopo scansione e caricamento - allo sportello Spm in viale Papa Giovanni XXIII, 124 a Bergamo, o scrivere una mail a [email protected]. È possibile anche, infine, portare le proprie fotografie ai punti di raccolta Storylab, profittando delle varie tappe de L’Ecocafé.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 30 giugno

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