«Il cielo in una stanza»
Altri Percorsi al teatro Sociale

Dopo Da questa parte del mare e Antigone, la Stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo prosegue giovedì 31 gennaio al Teatro Sociale (ore 21) con Il cielo in una stanza, spettacolo della compagnia napoletana Punta Corsara, uno dei gruppi più interessanti emersi nel panorama teatrale italiano dell’ultimo decennio e già vincitore di numerosi premi.

La regia dello spettacolo è di Emanuele Valenti, che firma anche la drammaturgia insieme a Armando Pirozzi. Scene di Tiziano Fario. Costumi di Daniela Salernitano. Disegno luci di Giuseppe Di Lorenzo. Attori e personaggi: Giuseppina Cervizzi (nei panni di Carmela Amedeo), Christian Giroso (Avvocato, Romolo Castellani detto il Conte, Golia), Sergio Longobardi (Alce Nero), Valeria Pollice (Agente Immobiliare, Lucia Spadaro, Mariella), Emanuele Valenti (Alfredo Cafiero, Responsabile ufficio emigrazione), Gianni Vastarella (Ceraseno Amedeo, Enzuccio Spadaro, ingegnere napoletano). Voce registrata de Il sotterrato di Peppe Papa. Produzione di Fondazione Teatro di Napoli Teatro Bellini e 369gradi. Durata: 1 ora e 15 minuti senza intervallo.

Descritto da Renato Palazzi «una bizzarra pièce che comincia come una farsa di Eduardo e finisce come un incubo metropolitano, un po’ teatro di denuncia, un po’ truce spaccato antropologico», Il cielo in una stanza prende il titolo dalla famosissima canzone scritta da Gino Paoli e interpretata di Mina nel 1960. Canzone di un amore che abbatte le pareti di una stanza, racconto di una storia comune, nata in un luogo intimo, privato, come la propria casa. Ma, si domandano quelli di Punta Corsara, se questa casa crolla, cosa resta del sogno romantico, cosa resta della giovane coppia che l’ha sognato e cosa diventa quel luogo che il crollo ha portato via? Se quella che ‘non ha più pareti ma alberi infiniti’ è una stanza del 1960, allora sarà parte di un edificio degli anni immediatamente precedenti, quelli anni ’50, magari a Napoli, in cui, proprio attraverso la costruzione e distruzione di case e parti di città, si avviava un processo di trasformazione sociale, secondo un piano regolatore delle esistenze che guardava al futuro e irrimediabilmente stravolgeva le identità conosciute. Partendo da fonti diaristiche e fatti di cronaca, dall’emigrazione in Svizzera alla speculazione edilizia, viste secondo le logiche dell’evocazione più che la cronologia degli eventi, il racconto di Punta Corsara si struttura come una rivisitazione allucinata della classica commedia Eduardiana in tre atti e comincia proprio da qui: il cielo, con il crollo, è entrato veramente nella stanza, che ora veramente ’non ha più pareti’. Si incontra così una comunità di personaggi che negli anni ’90 continua a vivere in questa architettura sbilenca, non riuscendo ad allontanarsi da quel che resta del palazzo, nel momento in cui vogliono fare i conti con il proprio passato e trovare un modo, costi quel che costi, per archiviarlo e ricominciare a sognare un futuro. Ma le posizioni paradossali che i protagonisti, come in una folle sarabanda, si trovano di volta in volta a sostenere o ripudiare riflettono la confusione in cui turbina ogni loro ideale politico, etico, anche spirituale.

Punta Corsara
La compagnia teatrale Punta Corsara nasce nel 2007 come progetto di impresa culturale della Fondazione Campania dei Festival per il Teatro Auditorium di Scampia e diventa nel 2010 associazione culturale indipendente. Nel 2010 vince il Premio Speciale Ubu e il premio Hystrio – Altre Muse; nel 2012 il Premio Ubu Nuovo Attore Under 30; nel 2013 il PREMIO IN-BOX con Il Convegno e nel 2014 il Premio della Critica. La pima direzione artistica e organizzativa (fino al 2009) viene affidata a Marco Martinelli e Debora Pietrobono, ai quali succedono Emanuele Valenti e Marina Dammacco. La compagnia è composta da un gruppo stabile di sei attori e un tecnico under 30, formatisi grazie a un percorso triennale di formazione per organizzatori, attori e tecnici. A questa formazione, si affiancava nel primo triennio la programmazione di spettacoli e laboratori all’Auditorium di Scampia. La formazione non ha seguito l’ortodossia di una scuola, strutturandosi invece a partire dall’incontro con maestri riconosciuti a livello nazionale, con poetiche e pratiche diverse (Danio Manfredini, Saverio La Ruina, Claudio Morganti, Ermanna Montanari, Roberto Latini, Vincent Longuemare, Gilberto Santini, Claudia Cannella, Silvia Bottiroli e altri). Alcuni dei maestri hanno presentato i loro spettacoli nel Teatro Auditorium, a completamento della formazione, in condivisione con il pubblico. Il primo esito spettacolare è stato Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, in cui Arturo Cirillo ha guidato in scena gli allievi assieme ad alcuni suoi attori, debuttando al Napoli Teatro Festival Italia 2009. Dall’idea di combinare formazione e produzione artistica, sono nati i laboratori e vari progetti nel progetto: La Casa dei Conigli, Marco Matta, Roberto Carro e Francesco Avolio, Maria Teresa Cesaroni, Emanuele Vernillo e Angelo Loy, Gigi Gherzi, Anita Mosca, la MalaMurga, sono alcuni degli artisti curatori che hanno condiviso con i bambini di Scampia e del Casertano un percorso di creazione e formazione, ognuno con il proprio linguaggio. Sempre nel Casertano, Punta Corsara ha coordinato un’inchiesta da cui è nato il volume Terre in disordine. Racconti e immagini della Campania di oggi. Nel 2010 Virgilio Sieni ha scelto Punta Corsara per la realizzazione della versione speciale della tappa napoletana di Oro, il lavoro ispirato al De rerum natura di Lucrezio sulle età dell’uomo. Dall’incontro con bambini e bambine, adolescenti e anziani della periferia nord di Napoli è invece nato L’Oro di Scampia. Oltre a Il cielo in una stanza sono stati realizzati diversi spettacoli: Hamlet Travestie, PetitoBlok, Il Signor di Pourceaugnac, Il Convegno, La Solitudine delle ombre, primo lavoro scritto e diretto da uno degli attori della compagnia, Gianni Vastarella, finalista al Premio Scenario 2011. Dal 2012, gli spettacoli della compagnia Punta Corsara sono prodotti da 369gradi.

INFO e BIGLIETTERIA Presso PROPILEI DI PORTA NUOVA Largo Porta Nuova, 17 - Bergamo. Tel. 035.4160 601/602/603. da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00. Presso TEATRO SOCIALE un’ora e mezza prima dello spettacolo. www.teatrodonizetti.it

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