Il Donizetti Opera dedicato ai giovani - «L’aio nell’imbarazzo» per la prima volta in scena dal 1822

La manifestazione È dedicata ai giovani l’ottava edizione del Donizetti Opera Festival che si svolgerà a Bergamo dal 17 novembre al 4 dicembre.

Sono infatti tutte legate al contrasto generazionale e quindi ai ragazzi le tre opere che costituiscono l’ossatura della kermesse che lo scorso anno ha ricevuto il premio «Oper! award» come miglior festival dalla critica tedesca.

Il programma

L’inaugurazione sarà appunto il 17 novembre con OperRave, nuova creazione ispirata alle musiche di Donizetti che si svolgerà in una location «evocativa» ma ancora segreta. Poi il 18 toccherà a La Favorite, nell’edizione critica a cura di Rebecca Harris-Warrick, edita da Ricordi con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti, con la regia di Valentina Carrasco, sul podio il direttore musicale del festival Riccardo Frizza e un cast che include Annalisa Stroppa (Léonor) e il tenore Javier Camarena (Fernand).

Il 19 ci sarà al Teatro Sociale il debutto di Chiara e Serafina, opera con cui Donizetti esordì nel 1822 alla Scala e da allora mai più andato in scena, qui realizzato con gli allievi dell’Accademia della Scala e sul podio Sesto Quatrini con regia, scene e costumi di Gianluca Falaschi. Il 20 al teatro Donizetti sarà la volta di L’aio nell’imbarazzo nella nuova edizione critica di Maria Chiara Bertieri per la Fondazione Teatro Donizetti, con un cast che include gli allievi di Bottega Donizetti, di cui è maestro il basso-baritono bergamasco Alex Esposito e lo stesso Esposito, la direzione del giovane Vincenzo Milletarì e la regia del direttore artistico del Festival, Francesco Micheli.

«Qual è il nostro punto di riferimento? - ha aggiunto Micheli -. Il giovane Gaetano che apprende dalla vita stessa la strada per costruire il proprio mondo».

«Il tema che unisce le quattro produzioni del DO2022 - ha spiegato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori alla presentazione avvenuta a Milano alla Torre Allianz che della kermesse è main partner - li riguarda da vicino ed è a loro che dedichiamo questo festival, ai giovani di Bergamo e ai giovani di tutto il mondo che, dopo due anni di pandemia oggi si confrontano anche con la paura della guerra». «Qual è il nostro punto di riferimento? - ha aggiunto Micheli -. Il giovane Gaetano che apprende dalla vita stessa la strada per costruire il proprio mondo. L’impresa può essere ardua se regna la paura: L’aio nell’imbarazzo è infatti la storia di un padre talmente terrorizzato dal mondo da rinchiudere fino all’età di quarant’anni i propri figli; più che la trama di un’opera sembra l’oroscopo del nostro tempo. Nella Favorita un ragazzo e una ragazza che vengono da due luoghi appartati del mondo, il gineceo e il monastero, si ritrovano per cercare una nuova strada, una nuova libertà. Verranno annientati. Storie di ieri che definiscono temi classici capaci di illuminare il presente».

Qui il programma dettagliato del Festival Donizetti Opera 2022

La Donizetti Revolution

Anteprima il 6 aprile alle 20 con la Donizetti Revolution, serata ideata e realizzata da Micheli in collaborazione per la drammaturgia con Alberto Mattioli, con in scena il mezzosoprano Annalisa Stroppa, la pianista Hana Lee e alcuni altri ospiti a sorpresa. Una serata in cui sono sono stati coinvolti diversi istituti scolastici superiori della bergamasca i cui studenti - durante il periodo di alternanza scuola-lavoro e seguiti dal team didattico del festival nell’ambito del PIC - Piano Integrato della Cultura da parte di Regione Lombardia («Cantiere Teatro - Young Education Program del Teatro Donizetti») - hanno creato alcuni contributi video che faranno parte dello spettacolo.

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