Il Terzo paradiso di Pistoletto a Montisola: «L’opera è già vigilata»

MONTISOLA. Dopo il rogo che a Napoli ha distrutto la Venere ideata dall’artista. Il sindaco Turla: fin dall’inizio predisposta la sicurezza.

Pistoletto a Napoli incendiato, Pistoletto a Montisola controllato a vista «ma da prima del rogo» precisa immediatamente il sindaco Fiorello Turla che sottolinea con una punta di orgoglio: «Dopo quel che è accaduto alla Venere degli stracci bruciata nel capoluogo campano, dall’artista e dal suo entourage non ci è arrivato nessuna richiesta di rafforzare i controlli rispetto a quelli che avevamo messo in preventivo prima che da noi aprisse l’installazione del “Terzo paradiso dell’energia”, ma per noi è stato normale pensare fin dall’inizio a predisporre un servizio di vigilanza per tutelare al meglio un’opera d’arte che finora visitata da un migliaio di visitatori al giorno».

Il rogo di ieri mattina (12 luglio) all’alba ai danni della statua che Michelangelo Pistoletto aveva voluto realizzare in piazza del Municipio a Napoli è stato probabilmente appiccato da un clochard fermato poche ore dopo dalle forze dell’ordine: ancora sono ignote le motivazioni del suo gesto che ha distrutto l’installazione che riproduceva il capolavoro del 1967 dell’artista biellese in versione monumentale. L’incendio ha sciolto la statua e ridotto in cenere i vecchi vestiti che la adornavano. Quando ieri mattina la notizia è rimbalzata sui media, il pensiero è andato subito al «Terzo paradiso dell’energia» inaugurato a Montisola: da sabato scorso i visitatori possono osservare i tre cerchi collegati tra loro e che nell’isola al centro del Sebino sono sormontati da 16 cumuli di reti da pesca, a simboleggiare i 16 comuni del lago.

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Qualcuno ha anche temuto che, per emulazione, l’opera lacustre fosse in pericolo: «Direi proprio di no – ha risposto Turla – perché noi fin dall’inizio abbiamo pensato al tema della sicurezza declinato anche sul fronte della salvaguardia dell’opera: durante il giorno operano in zona i volontari della protezione civile che regolano l’afflusso del pubblico, per la notte abbiamo invece incaricato una società di vigilanza per controllare che nessuno si avvicini per rovinare l’installazione. Ci dispiace per quanto accaduto a Napoli e questo ci sprona a stare ancora più attenti, ma direi che si può venire a Montisola con estrema tranquillità».

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