La «Carrara» in trasferta al «Puskin»
In mostra a Mosca sessanta capolavori

Sessanta dipinti, tra cui probabilmente opere di Botticelli, Bellini e Carpaccio provenienti dalla prestigiosa collezione dell’Accademia Carrara saranno i protagonisti della mostra che dovrebbe aprire i battenti al Museo statale di Belle arti «Puškin» di Mosca il 7 aprile.

Sessanta dipinti, tra cui probabilmente opere di Botticelli, Bellini e Carpaccio provenienti dalla prestigiosa collezione dell’Accademia Carrara saranno i protagonisti della mostra che dovrebbe aprire i battenti al Museo statale di Belle arti «Puškin» di Mosca il 7 aprile.

In giorni delicatissimi per la situazione politica internazionale, la notizia rimbalza sui media russi di settore e sui calendari culturali del Paese, tra cui il «Vedomosti», autorevole quotidiano economico russo che il 14 febbraio ha pubblicato un’intervista alla direttrice del museo Marina Loshak, in cui si anticipano i principali eventi artistici del museo, tra i quali compare l’esposizione «Pittura italiana dalla collezione dell’Accademia Carrara», che presenterà una rosa di opere della nostra pinacoteca cittadina.

Così per due mesi, fino al 7 giugno 2014 i tesori che hanno già fatto parlare di Bergamo e del suo prezioso patrimonio di opere in tutto il mondo, troveranno casa nel maestoso edificio del «Puškin» al 12 di via Volkhonka, a Mosca. Con un biglietto da trecento rubli, pari a circa 6 euro, si potrà vedere dal vivo una selezione della collezione di arte italiana proveniente da Bergamo, prima che molte di queste opere trovino collocazione stabile nelle sale fresche di ristrutturazione dell’Accademia Carrara in vista della riapertura.

Oltre alla sede temporanea di Palazzo della Ragione, in Piazza Vecchia, dove una parte delle raccolte del museo è stata esposta al pubblico, dal 2008 ad oggi numerose pregevoli tele del patrimonio pittorico cittadino hanno fatto il giro del mondo, portando finalmente Bergamo e la sua Accademia sulle mappe delle destinazioni d’arte d’eccellenza grazie a una serie mostre di altissimo profilo con focus tematici e cronologici differenti: dal Rinascimento, al ’700, alla pittura Veneziana.

Così in questi anni anziché restare nei magazzini, i capolavori della Carrara hanno toccato Stoccolma con «Capolavori della pittura veneziana del ’700 dalle collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo», esposizione inaugurata il 28 giugno 2011 al Waldemarsudde Museum della capitale svedese, per poi volare dall’altra parte del globo con le oltre 70 opere di «Pittura italiana del Quindicesimo e Sedicesimo secolo dell’Accademia Carrara di Bergamo», aperta il 9 dicembre 2011 al National Museum of Australia di Canberra.

Quindici invece i capolavori che da Bergamo sono volati a New York per la mostra «Bellini, Tiziano e Lotto: North Italian paintings from the Accademia Carrara, Bergamo» inaugurata il 15 maggio 2012 al Metropolitan Museum of Modern Art, diretto da Thomas B. Campbell e presieduto da Emily Kernan Rafferty, che nella loro relazione finale dell’anno 2012 hanno definito la pinacoteca cittadina «one of Italy’s finest museums», uno dei musei più belli d’Italia.

La parola ora passa alla Russia.

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