La luce oltre il buio della pandemia nella performance di Corinne Terrasse Sonzogni

«L’attimo... o no», dal 4 al 20 giugno, al Centro culturale «Unione Coscienza» di via Masone 3, a Bergamo. Una performance artistica che si compone di una serie di foto, di un film e di una narrazione poetica e musicale.

Una serie di foto scattate durante il lockdown quando, «blindati» in casa si assisteva con paura e impotenza al propagarsi della pandemia che lasciava dietro di sè una lunga scia di morte e sofferenza. Foto che rispecchiano il mondo interiore di Corinne Terrasse Sonzogni artista italo-francese che ha passato il 2020 restando per oltre tre mesi rinchiusa nel suo appartamento bergamasco.

All’annuncio del primo lockdown, un anno fa, Corinne ha lasciato cadere la penna: «La vita si è fermata in un respiro, il tempo non c’era più, sospeso ed appeso allo scorrere drammatico dell’epidemia – racconta l’artista -. Per scongiurare l’angoscia del vuoto, mi sono immersa nella fotografia, concentrandomi su particolari immensamente minuscoli, come uno specchio invisibile del mondo di fuori che soffre aldilà del dicibile. Potevo stare anche due ore di fronte a una scena prima di riuscire a catturare il dettaglio che volevo. Le foto le ho scattate con un vecchio telefonino che ho tenuto e uso solo per questo, perchè rispetto a quelli moderni che «aggiustano» l’immagine, questo la rende perfettamente come la vedo io».

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La performance si compone anche di film (montato da Johann Knipper), un progetto narrativo e musicale in collaborazione con il maestro Alberto Masoni che si fonde alle immagini. Il progetto ha avuto il patrocinio del Comune di Bergamo.

La data della mostra è stata scelta simbolicamente ad un anno di distanza dalla prima riapertura dopo il lockdown. «Una decisione per rappresentare la riappropriazione dei sensi attraverso l’arte; le crepe intime dei personaggi del libro, come le ferite individuali vissute da Bergamo, si fasciano anche attraverso la metafora, dall’isolamento alla rinascita» spiega l’ideatrice del progetto Corinne Terrasse Sonzogni.

Un progetto che fonde insieme valori essenziali nei quali si riconosce un gruppo, persone unite dalla stessa sensibilità, provenienti da percorsi complementari: valori come benevolenza, umiltà, condivisione, passione, diversità, e la speranza nel domani. «Scatti, ma anche una performance video oltre alla narrazione di brani poetici e la musica – continua Corinne -. Una galleria di emozioni, note, immagini, materie e momenti cristallizzati in un attimo. Un frammento che sembrava fuggito e che invece ritorna a disancorare il nostro vissuto, e insieme a schiudere l’orizzonte della bellezza che ci attende là fuori, quando finalmente potremo dire di essere “ripartiti”. Perché è l’arte, indubbiamente, una chiave, una via essenziale, verso la rinascita» spiega ancora Corinne Terrasse Sonzogni.

Non solo fotografia quindi. «Il passo successivo agli scatti è stato coinvolgere, intorno al progetto, un gruppo di artisti: un compositore, quattro attori e interpreti». Tra questi il musicista bergamasco Alberto Masoni, co-direttore artistico del progetto, la cui musica si fonderà con l’esposizione e la narrazione di alcuni brani di Corinne che saranno narrati dal vivo nelle giornate del 4 e 5 giugno alle 18. Infine è in programma un film visibile dal 5 al 20 giugno, durante l’esposizione, con testi tratti dal libro “Ou non,…Poids de Senteurs” (gioco di parole in francese, tradotto in italiano come “O no,…Gravame del sentire”), sull’ancoraggio degli odori e la loro forza nella caduta e nella rinascita.

Il risultato è quindi «O No…» (dall’ironica chiosa finale del libro), un’offerta di emozioni, un effluvio di «fragranze, affanni, tormenti» in musica e immagini: «Questo perché, se è vero che la firma del Covid è la scomparsa temporanea di gusto e olfatto, è anche vero che la lettura, la musica, lo sguardo che si posa su un’immagine rievocativa, restituiscono ciò che credevamo di avere perso. L’intensità ritrovata, la profondità» commenta ancora il progetto Corinne. «O No…« viene quindi alla luce dal bisogno e dal desiderio di fare memoria. «Di ricominciare da ciò che ci ha resi più fragili ma anche più ricchi, più maturi, consapevoli del privilegio di poter gustare a pieno l’anelito offerto dall’arte. Come scritto nel libro «Ou non,…Poids de Senteurs», «L’amnesia di un ieri ripara gli strappi di un domani. Nascere diventa una consapevolezza».

Il progetto di beneficenza

La mostra è a ingresso gratuito e azioni di raccolta fondi saranno organizzate durante l’esposizione: la somma raggiunta sarà integralmente destinata a un progetto solidale per ragazzi con disabilità sensoriale, in coordinazione con il Centro di Ascolto della Parrocchia di Sant’Alessandro in Croce e a favore del Centro ISB di Torre Boldone (progetto Sollievo). «Abbiamo voluto scegliere un progetto di beneficienza che faccia eco ai valori della mostra, che sia in un asse parallelo al suo impatto sensoriale. Lavoriamo sul linguaggio, quello diverso, quello giusto perché colpisce, quello che, al di là delle parole, fa nesso tra le nostre anime, attraversando i nostri sentimenti, emozioni, sensazioni – spiega Corinne Terrasse Sonzogni -. L’espressione e la condivisione sono due delle chiavi principali dell’arte, come delle terapie sensoriali. La disabilità sensoriale fa sentire il mondo in un’altra maniera, fa stare al mondo in un altro modo. L’arte fa sentire, vedere, udire, toccare la vita da altri orizzonti, altre prospettive. L’importante non è corrispondere a un criterio, a uno standard, a delle aspettative: è trasferire un messaggio onesto, convinto, appassionato, che trasmette amore anche dando voce all’incomprensibile, all’invisibile, all’inaudibile». Partecipare a progetti che sviluppano la condivisone e l’espressione di ragazzi con disabilità sensoriale è una via di beneficienza coerente al progetto artistico: «Abbiamo scelto di proporre il nostro aiuto al Centre ISB di Torre Boldone, per la sua ubicazione in terra bergamasca, per la sua storia radicata nel passato e per la sua serietà riconosciuta».

Info utili

Dal 4 al 20 giugno. Venerdì 4 e sabato 5 giugno sono previsti momenti di lettura e musica dal vivo a partire dalle 18. Per tutta la durata dell’esposizione sarà trasmesso il film realizzato con gli artisti che hanno partecipato al progetto.

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