L'Ateneo compie 200 anni
Bergamo in prima fila nella storia

Custodire la memoria, elaborare il futuro. Capire il presente. Duecento anni di pensiero. Il nuovo anno accademico dell'Ateneo di Scienze, Lettere e Arti si apre venerdì alle 17 nella sede di via Tasso.

Custodire la memoria, elaborare il futuro. Capire il presente. Duecento anni di pensiero. Il nuovo anno accademico dell'Ateneo di Scienze, Lettere e Arti - che compie 200 anni - si apre venerdì alle 17 nella sede di via Tasso con il saluto del segretario, Erminio Gennaro, e la prolusione della presidente Maria mencaroni Zoppetti,  che parte da una citazione di Gabriele Rosa: «Ora la società è tramutata, ora gli studiosi se vogliono fare cose grandi e belle devono discendere nelle viscere della società».

La citazione di Gabriele Rosa naturalmente non è casuale; in occasione dei suoi duecento anni l'Ateneo lancia l'iniziativa «Una piazza per la storia», una serie di «incontri e confronti» che si apre mercoledì 17 con tre interventi che riassumono il senso dell'intera stagione. Il primo intervento sarà quello di Maria Mencaroni Zoppetti da titolo: «Perché temere il futuro se si conosce il passato? Riflessioni in forma di introduzione»; seguirà Gino Benzoni dell'università Cà Foscari di Venezia che parlerà di «L'intellettualità bergamasca nell'ultima fase della Serenissima»; concluderà Alberto Castoldi già rettore dell'università di Bergamo che riprende il tema del ruolo degli intellettuali bergamaschi nei nostri anni, «mentre il mondo sta cambiando».

Fra le diverse iniziative, da segnalare la mostra «La storia in scena» che si terrà a cominciare da sabato nell'edificio storico dell'Ateneo in Città Alta, accanto alla Cattedrale.

Leggi su L'Eco in edicola venerdì 5 novembre le due pagine dedicate all'Ateneo

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