Milly Carlucci ad Antegnate alla ricerca di nuovi talenti

SELEZIONI. In oltre 500 ieri e sabato a Ballando on the Road: «Dai bimbi ai nonni, tanti meravigliosi ballerini».

«Ballando on the Road» nato nell’autunno del 2015 dall’idea di Milly Carlucci di girare l’Italia alla scoperta di talenti del ballo, alla sua nona edizione quest’anno ha fatto tappa anche nella provincia di Bergamo, più precisamente ad Antegnate nelle giornate di domenica e sabato presso il Centro Commerciale Gran Shopping. Quella di Antegnate è stata la prima delle tre tappe previste che vedranno poi in agenda il Centro Commerciale Campania di Caserta il 27-28 maggio e la Galleria Commerciale Porta di Roma nella capitale nel weekend 10 e 11 giugno. Insieme a Milly Carlucci a valutare i partecipanti i maestri di «Ballando con le Stelle». Un format a cui ci si può candidare come Singolo, Duo, Coppia o Gruppo, con due modalità di selezione: Pro dedicata ai professionisti con la quale si accede automaticamente al casting per diventare uno dei nuovi maestri di «Ballando con le Stelle» e la selezione Open, aperta a tutti gli appassionati di ballo.

I ballerini selezionati hanno poi la possibilità di essere invitati al «Fini Dance Festival» di New York e e ricevere una borsa di studio per il «Dance Camp Full Out 2023»

I ballerini selezionati hanno poi la possibilità di essere invitati al «Fini Dance Festival» di New York e e ricevere una borsa di studio per il «Dance Camp Full Out 2023». «Ballando on the Road» è condotto da Milly Carlucci e va in onda su Rai 1 nella fascia pomeridiana. Ad Antegnate nel week end si sono presentate più di 500 persone (singoli, coppie e gruppi), 200 gli iscritti.

Ad Antegnate sono giunte circa 500 persone, 200 gli iscritti alle audizioni

Molto soddisfatta Milly Carlucci: «La prima tappa ad Antegnate è andata benissimo, è stata una gioia, abbiamo avuto una quantità di talenti meravigliosi, dagli adulti ai piccoli, dai bimbi di 5 anni fino ai nonni e tante storie bellissime. È venuto anche un papà di 70 anni circa con la figlia portatrice della sindrome di Down di 40 anni. La figlia, una forza della natura, ha raccontato come per lei il ballo sia la sua vita e che, non avendo un ballerino, si deve accontentare del padre. Simpaticissimi. Hanno partecipato moltissimi ragazzi di talento che vedremo sicuramente sui palcoscenici mondiali, bambine piccolissime molto tenere».

All’appuntamento un papà di 70 anni circa con la figlia portatrice della sindrome di Down di 40 anni

Due giornate in cui è emerso il talento, l’impegno e tanta emozione: «Imparare la disciplina che accompagna l’arte del ballo è un bagaglio prezioso per la vita, anche per chi non lo consegue a livello professionale. È un metodo che aiuta a capire l’importanza dell’impegno per raggiungere un obiettivo - spiega Milly Carlucci -Toccante è stata anche la partecipazione di un gruppo di danza storica, professionisti di oltre 60 anni di età, con costumi e abiti d’epoca provenienti da Bologna».

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