Pedrengo piange Damiano
«Era un ragazzo buono»

Il ricordo di familiari e amici. Sul feretro le sciarpe dell’Atalanta e della squadra dell’oratorio. Filmati: esclusa la presenza di altri mezzi.

A Pedrengo in queste ore c’è una ferita che non si chiude, è quella per la morte di Damiano Magri, l’impiegato di 37 anni e papà di un bambino di 7 anni, morto nell’incidente stradale accaduto tra giovedì e venerdì notte in centro abitato.

Il giovane stava tornando a casa dalla festa dell’oratorio al parco degli alpini: era in sella alla sua Vespa e lungo il rettilineo di via Papa Giovanni, dopo una curva, ha sbandato ed è caduto rovinosamente a terra. Indossava il casco, ma non è servito a salvarlo. Una dinamica che resta inspiegabile per i familiari. «Non sappiamo cosa sia successo – dice la sorella Elvira ancora incredula –, è caduto dalla moto ed ha impattato due volte. Due botte fortissime. L’ultima è stata quella fatale». È bastato un solo istante per strappare il giovane papà ai suoi 37 anni e all’affetto dei genitori Graziella e Gerolamo, dei fratelli Elvira e Gianni , del figlio, dei parenti e dei numerosi amici. Sull’incidente gli inquirenti hanno effettuato le verifiche sui filmati della telecamera che è installata (e funzionante) proprio a 200 metri dal sinistro: purtroppo, le riprese non sono state utili per ricostruire la dinamica e a chiarire come mai l’uomo abbia all’improvviso perso il controllo dello scooter.

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