Pontida, commemorazione per i 50 anni dalla scomparsa dell’appuntato Cruciani

Nella mattinata di sabato 3 aprile a Pontida la cerimonia per il 50° anniversario della tragica scomparsa del poliziotto Alceste Cruciani.

Nell’occasione, è stato presentato un monumento in marmo e piantumato un ulivo, perché, attraverso la vita, non sia dispersa la memoria e il sacrificio di Alceste, il cui ricordo continua a vivere come esempio di impegno e profondo senso del dovere, al servizio della collettività.

Durante la cerimonia, dopo l’intervento della moglie Marinella Alceste, il Questore Maurizio Auriemma ha letto il messaggio del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini : «Il suo impegno e il profondo senso del dovere con cui ha onorato e servito il Paese sono virtù scolpite non solo nel monumento che oggi si inaugura, ma nei cuori e nelle menti di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Un pensiero di vicinanza e infinita gratitudine va, in particolare alla moglie Rosina e alla figlia Marinella testimoni della costante abnegazione con cui Alceste ha adempiuto il Suo dovere rappresentando per tutti noi un esempio di generosità e dedizione a cui deve ispirarsi ogni servitore della Repubblica».

Alceste Cruciani morì il 4 aprile a Cerchiera di Pontida investito da una autovettura che stava cercando di fermare. Intorno alle 23, insieme ad un collega, era impegnato in un servizio di controllo del traffico in un tratto di strada sulla statale Briantea, quando notò sopraggiungere una autovettura Fiat 850 procedere a velocità sostenuta e con le luci di posizione malfunzionanti, fece alcuni passi sulla carreggiata per segnalare all’automobilista di accostare, ma questi non riuscendo a frenare in tempo, lo travolse uccidendolo sul colpo. Alceste Cruciani lasciò la moglie e la figlia appena quindicenne.

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