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«Qui si diventa grandi», quando la scuola educa alla vita

Sabato 4 ottobre in via Garibaldi l’Open Day della Fondazione Opera Sant’Alessandro: nove scuole per un’unica rotta che racconta una comunità educante e un’idea chiara di scuola

Perché scegliere una scuola? Per imparare a stare al mondo. È questa l’idea che sta dietro all’Open Day della Fondazione Opera Sant’Alessandro: far vedere come si cresce davvero, insieme. Sabato 4 ottobre, all’Auditorium di via Garibaldi 3/H (accoglienza dalle 14.45, inizio ore 15), famiglie e studenti incontrano nove realtà che condividono una visione unica: formare persone libere e responsabili, capaci di stare nel mondo in modo giusto, più equo e solidale. È la forza di 180 anni di scuola che mette la persona al centro e la accompagna con testa, cuore, mani e spirito.

Una comunità che educa

All’Opera l’educazione è un lavoro di squadra. Lo ricorda il Presidente della Fondazione, mons. Davide Pelucchi: «La scuola è un atto d’amore, umile, realista, rispettoso della libertà e senza intenti di proselitismo». Per questo la proposta non si consuma in uno slogan, ma nella vita quotidiana di classi e laboratori, nei rapporti con le famiglie, nella responsabilità condivisa del crescere insieme. In città lo dicono anche i manifesti: «Qui si diventa grandi» è una promessa che succede davvero, giorno dopo giorno.

La bussola: tre dimensioni, una rotta

Il Progetto Educativo è la bussola comune. Tre dimensioni - culturale, sociale, umana - reggono l’impianto; cinque parole lo rendono concreto: Competenza, Curiosità, Intraprendenza, Umanità, Crescita integrale.
Il Rettore, don Emanuele Poletti, è sintetico: «Una rotta condivisa, che ogni scuola interpreta secondo la propria storia e il territorio». Ne esce una costellazione coerente: dall’infanzia ai licei, dall’Accademia Santa Cecilia allo sport di Opera United, tutto concorre allo stesso orizzonte. E il Vescovo Francesco Beschi allarga lo sguardo: «Serve un’ampia alleanza educativa», perché la scuola non è una bolla, ma un pezzo di comunità.

Il valore dell’incontro

Che cosa succede il 4 ottobre? Alle 15.00 si apre l’incontro con il Rettore, a seguire la presentazione con i coordinatori e, dalle 15.45, il percorso «Incontra la scuola» con dialoghi e orientamento. Prima si ascolta la vision: perché l’Opera fa scuola così e che cosa significa, in pratica, per un ragazzo di oggi. Poi parlano i coordinatori didattici: non un patchwork di offerte, ma «molte esperienze, un’unica visione». Infine il faccia a faccia: «Incontra la scuola» è il momento in cui ogni famiglia misura programmi, metodo, clima, e soprattutto le persone - docenti, studenti, educatori - che danno carne e voce al progetto. In parallelo, un coffee time informale per le domande real time: orientamento, passaggi tra ordini, lingue, internazionalizzazione, musica, sport.
Per partecipare è consigliata la prenotazione sulla pagina dedicata dell’Open Day.

Perché scegliere la Fondazione Opera Sant’Alessandro

La forza dell’Opera sta nel tenere insieme radici e innovazione. Radici: una tradizione educativa che ha prodotto generazioni di bergamaschi capaci, onesti, solidali. Innovazione: una didattica che intreccia umanistico e scientifico, laboratorio e outdoor, cittadinanza e orientamento; lingue e percorsi Cambridge; musica e sport come linguaggi che educano alla bellezza e all’impegno. Oggi parliamo di circa 2.000 studenti e 260 tra docenti e personale: numeri che contano perché raccontano relazioni, non soltanto iscrizioni.

Talento, non reddito: borse fino al 100%

Infine, capitolo borse di studio. Con «Diamo Futuro al Talento» la Fondazione continua a premiare gli studenti meritevoli delle Secondarie di I e II grado che vivono difficoltà economiche. Possono arrivare fino al 100% della retta, anche per l’intero ciclo. A garanzia c’è un Fondo dedicato presso la Fondazione della Comunità Bergamasca: trasparenza nelle assegnazioni e possibilità per ex allievi, imprese ed enti di sostenere una cordata educativa che apre le porte allo studio e al merito.

www.operasantalessandro.it

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