«È fondamentale che il tempo non cancelli tutto»

Banco Bpm (che comprende quel Credito Bergamasco che ha fatto la storia del nostro territorio) sostiene «Missione Bergamo». Ecco cosa ne pensa Roberto Perico, responsabile della Direzione territoriale Bergamo-Brescia-Lario.

Questa volta bisogna capire, ascoltare e costruire

«Io credo che sia fondamentale una cosa, che il tempo non cancelli tutto». Roberto Perico, responsabile della Direzione territoriale Bergamo-Brescia-Lario del Banco Bpm, scandisce bene le parole. «Viviamo in un’epoca dove tutto è più veloce, il che ha i suoi indubbi vantaggi, ma questa volta bisogna capire, ascoltare e costruire qualcosa che rimanga». Per questo Banco Bpm (che comprende quel Credito Bergamasco che ha fatto la storia del nostro territorio) sostiene «Missione Bergamo», soprattutto per quella domanda che in realtà è una semplice (si fa per dire) affermazione: chi siamo e dove vogliamo andare.

«Le domande che la tragedia del Covid ci ha portato sono tante, e a volte sono persino più importanti delle risposte che sapremo trovare. Di certo servirà tempo per capire e dare un perché alle questioni anche più immediate». Ma una cosa è già chiara e da subito: «Il mondo così come lo conoscevamo non esiste più, ora dobbiamo ragionare in un modo differente. Il Covid è stato un segnale forte, devastante, ma dobbiamo essere sinceri, le questioni sul tavolo sono tante e quelle cambiate ancora poche. Pensiamo solo al tema dell’inquinamento, così grave in queste zone del Paese».

Perico insiste molto su un concetto: «Il Covid ci ha dato una frustata, violentissima, ora dobbiamo cominciare sì a pensare in modo diverso ma anche a fare. Ognuno nel suo campo».

Ma con un discrimine che ritiene fondamentale: «Serve una regia, e un progetto come “Missione Bergamo” lo conferma. Occorre disponibilità e impegno per fare i fatti».

In sostanza nessuno si salva più da solo: «Un insegnamento che la pandemia ci ha dato in modo chiaro. Io penso all’impegno smisurato e al sacrificio di medici e personale sanitario in quei mesi. L’ho toccato con mano. Sono rimasto 18 giorni in ospedale e 5 con il casco, proprio all’inizio dell’emergenza. Ho visto da vicino il lavoro di gente straordinaria».

E dopo anche un primo segno di cambiamento, strutturale: «La nuova piastra del Bolognini di Seriate è concepita per poter essere isolata in caso d’emergenze, anche questo è un modo nuovo di fare le cose».

Un nuovo che va a braccetto con modi di fare consolidati, che qualcuno direbbe d’antan in un’epoca dove si vive sempre più online: «Ma una banca come il Credito Bergamasco, pur essendo diventata parte di un gruppo più grande, resta legata al suo territorio e questa è una sua peculiarità».

Una questione di rapporti, come quelli che nei giorni del Covid hanno fatto la differenza pur nel mezzo di vite quasi virtuali. «Noi siamo un modello che ha sempre dato importanza alla filiera territoriale, nel giro di una settimana siamo in grado di dare una risposta alle richieste d’affidamento e questo fa la differenza». Per Perico «il mantenimento di una rete territoriale è fondamentale: quando sei un imprenditore o un padre di famiglia poter guardare in faccia i tuoi interlocutori fa ancora e sempre le differenze. E noi vogliamo restare al centro di queste dinamiche».

Cercando di capire il futuro che sarà, come intende fare «Missione Bergamo» e adattando le proprie dinamiche ai mutamenti intercorsi: «Nel periodo post Covid (2020-2022) abbiamo erogato alle imprese dei nostri territori 1.794 milioni di euro con garanzia statale Mcc» spiega.

E c’è un altro dato significativo che dà la misura di un inizio di cambiamento: «A luglio 2023, per le aziende con un fatturato annuo superiore oltre i 5 milioni, il 41,3% sono erogazioni con caratteristiche Esg». Acronimo di environmental, social e governance, ovvero i tre fattori alla base di un bilancio di sostenibilità. In tutto il 2022 la percentuale era del 33,18.

Un primo segnale di cambiamento, ma ora «dobbiamo andare avanti con un progetto, un percorso e una visione. Non possiamo vivere sempre della solidarietà immensa degli alpini né tantomeno di slogan. “Missione Bergamo” è una base di partenza per non dimenticare, capire e costruire davvero».

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