Con Trussardi Jeans atterriamo a Orio
E c’è un progetto sul Polo del Lusso

«Io sono il più bergamasco della famiglia? Può darsi, ma anche Gaia ogni tanto non si fa mancare qualche inflessione orobica. E poi, qui a Milano, l’accento ce lo individuano immediatamente».

Scherzano Tomaso e Gaia, in un clima rilassato che hanno creato al secondo piano di Palazzo Trussardi che affaccia su piazza della Scala. In scena tutta la nuova collezione Trussardi Jeans: 400 capi donna e 400 uomo che saranno proposti per il prossimo autunno/inverno in tutto il mondo.

Con novità anche bergamasche:«Nel 2015 apriremo un Trussardi Jeans nello scalo di Orio al Serio, vicino ad Armani Jeans, e stiamo valutando anche la nostra presenza nel Polo del Lusso di Azzano». Insomma le radici orobiche sono ben salde: «Con Antonio Percassi saremo anche a Westfield Milano: sappiamo come lavora e le nostre famiglie si conoscono» continua Tomaso, che a Bergamo ci viene spesso: «C’è la casa di famiglia (e smentisce nuovamente possibili nuovi acquisti immobiliare in zona) mentre ad Almè resta anche l’outlet dove un tempo la mia famiglia aveva l’azienda». Ora i laboratori Trussardi si sono spostati più in centro Italia: «E tengo a sottolinearlo: il 50% della nostra produzione è made in Italy per Trussardi Jeans: “Con una ricerca sul territorio molto selezionata, trovando laboratori di eccellenza che trattano il denim». Ma non solo: «Il 90% della maglieria del brand Trussardi Jeans è prodotta in Italia».

E il discorso cade ancora una volta sull’inchiesta messa in onda dalla trasmissione Report e sulla polemica che ha scatenato e scombussolato il mondo della moda: «Non crediate che i controlli e le verifiche non siano arrivate anche qui – commenta Tomaso -. Se però di Trussardi non parlano in questo frangente è perché non c’è proprio nulla da dire».

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