Pitti: i nuovi aviatori
«Paràchic», brand Bg

Dalle mascherine degli aviatori a una serie più fashion, se si pensa che il logo è un paracadute a forma di diamante. Si chiama Paràchic il brand bergamasco lanciato nei giorni del Pitti Uomo, a spasso per la Fortezza da Basso di Firenze.

Dalle mascherine degli aviatori a una serie più fashion, se si pensa che il logo è un paracadute a forma di diamante. Si chiama Paràchic il brand lanciato nei giorni del Pitti Uomo, a spasso per la Fortezza da Basso di Firenze. A spasso nel vero senso del termine, dato che quattro blogger hanno mostrato queste mascherine tra gli stand e nelle aree esterne della manifestazione, presentando la collezione di quello che è un nuovo accessorio pensato da tre bergamaschi.

Marcello Parimbelli, Carlo Carminati e Federico Passirani lo scorso anno si sono lanciati in un’avventura molto diversa dal loro lavoro di liberi professionisti e si sono inventati una mascherina flessibile e dalla fattura artigianale da indossare come dettaglio glamour per proteggersi dall’aria quando si fa sport o, per esempio, si è in giro in moto o in bicicletta. Uno stile d’antan, un po’ british e molto vintage, che ha fatto venir voglia ai tre di avventurarsi in un progetto fatto di pelle e colore.

«Siamo partiti dalle mascherine da paracadutismo e c’è venuta l’idea di fare una linea artigianale e di alta qualità, appoggiandoci a un pellettiere milanese». Una collezione chic, anzi paràchic, con lenti in acetato antifog in versione trasparente o color miele, fibbie metalliche, bordature in pelle in dieci tonalità tono su tono con l’elastico in jacquard, dettagli assemblati e cuciti a mano con tanto di packaging molto curato.

«Un prodotto senz’altro di alto livello che portiamo sul mercato internazionale, con già l’interesse di un partner russo e uno arabo» spiega Carminati che mastica moda, in passato responsabile commerciale e produzione per aziende del mondo fashion. Sarà infatti lui a seguire la rete commerciale, creando un portafoglio clienti sull’Italia e una rete di distributori per l’estero: «Abbiamo investito 30 mila euro per la campionatura e la prima produzione: si tratta di un accessorio che punta a un cliente facoltoso, uno che cerca il dettaglio glamour». Uno che ha tutto, ma non per forza, e che potrebbe trovare curiosa questa new entry nel panorama degli accessori: «Da una ricerca di mercato sull’Europa non abbiamo dei competitor che fanno un prodotto di questo livello. Ora cerchiamo di capire se ci sono realtà commerciali che hanno voglia di investire: per il momento i riscontri iniziali sono stati positivi e ci spingono ad andare avanti. Il prossimo passo saranno i caschi, a cui abbinare le mascherine: abbiamo già un’idea che ci frulla per la testa». Tutto con un tocco di glamour, ma sempre made in Italy. Col Pitti che ha apprezzato: volti noti e gli uomini più trendy della manifestazione sono stati paparazzati dai quattro blogger a caccia di scatti. Made in Bergamo.

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