Polemica a Project Runway Italia
Esclusa la bergamasca Donas

«Io sono rimasta fedele a me stessa, senza recitare ruoli, senza protagonismi. Quello che volevo fare era semplicemente disegnare e cucire». La bergamasca Donas Benzoni, stilista di Clusone e concorrente del talent show «Project Runway Italia» è stata esclusa.

«Io sono rimasta fedele a me stessa, senza recitare ruoli, senza protagonismi. Quello che volevo fare era semplicemente disegnare e cucire. Forse proprio tutto questo lavorare mi ha tagliato fuori». La bergamasca Donas Benzoni, stilista di Clusone e concorrente del talent show di Fox Life (Sky, canale 113) «Project Runway Italia» è stata esclusa mercoledì sera dalla trasmissione condotta da Eva Herzigova con tanto di giudice bergamasco, Tomaso Trussardi.

Una doccia gelata per lei e i suoi supporter. Una decisione, presa dalla produzione, per «un’avventata linea tracciata su un cartamodello» spiega lei. Il fatto è molto semplice: «Tema della prova della settimana era il colore oro, con un collegamento alla saga di James Bond» racconta Donas. «Io e gli altri compagni eravamo davanti ai nostri cartamodelli quando, presa dall’entusiasmo, ho impugnato la matita e ho tracciato una semplicissima riga. Poi io stessa ho realizzato che non era stato ancora dato il via per partire con il lavoro». E dato che le regole sono regole… «Sapevo di aver sbagliato e ho avvisato i compagni e la produzione, ho anche deciso di mia volontà di buttare via il lavoro del cartamodello per ripartire da capo».

E così Donas in passerella ieri c’è arrivata con un lavoro realizzato ex novo, ma la sua modella Giulietta non ha potuto sfilare: una comunicazione secca della Herzigova ha annunciato l’esclusione. Non eliminazione: «No, qui non c’entra il mio lavoro, non ho fallito la prova: si tratta di altro. Quindi ho stretto la mano ai giurati, salutato cordialmente e girato i tacchi».

Ma - dice Donas - c’è qualche retroscena: «Nella casa di Project Runway c’è chi mi ha remato contro, in particolare Rocco e Giorgia». Ma c’è anche chi l’ha sostenuta, prendendo le sue difese: «Deborah e Marco, per esempio, ma anche Milan soprattutto quando Rocco, a seguito di un’azione contro le regole, non è stato punito».

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 20 marzo

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