«Con il mio zaino hi tech
alla conquista di Londra»

Nicolò Agazzi. A 28 anni da Bergamo a Londra. Laureato a Dalmine ha lanciato lo zaino che ha anche il caricatore per il cellulare. Stromberg: «Avveniristico»,

«Non volevamo sviluppare solamente qualcosa di diverso ma qualcosa di migliore, di unico. Senza compromessi». È questo il desiderio che confessa Nicolò Agazzi, 28 anni, originario di Bergamo, che dal 2015 vive e lavora a Londra. Nel cassetto una laurea magistrale in Ingegneria gestionale, conseguita a Dalmine, un Mba in Imprenditorialità a Monaco di Baviera e un anno di lavoro nella capitale inglese prima della decisione di lasciare il suo lavoro e investire tutte le sue energie e i suoi risparmi per realizzare il suo prodotto.

«A settembre 2016 – racconta – ho deciso di lasciare il mio lavoro e iniziare questo progetto. L’idea di sviluppare uno zaino innovativo l’avevo da parecchio tempo ed è nata da esigenze personali, visto che nella mia vita ho sempre utilizzato parecchi zaini per viaggiare e lavorare e nessuno aveva tutte le caratteristiche che ritenevo fondamentali per affrontare al meglio le diverse sfide quotidiane». Nicolò ha deciso di intraprendere questa sfida con un ex collega, John Lavington.

«Ho conosciuto John durante il mio lavoro a Londra. Lui è un designer. Abbiamo instaurato immediatamente un buonissimo rapporto, dentro e fuori il lavoro. Ho deciso di chiedere a lui di far parte di questa avventura poiché condividiamo valori e principi per me fondamentali, come l’onestà, l’integrità, l’ambizione e la passione per le cose fatte bene. Inoltre, le sue esperienze e le sue competenze, combinate con le mie, sono un connubio perfetto per lanciare sul mercato un prodotto rivoluzionario».

I due si sono tuffati da subito, con tutte le loro energie, nel progetto. «Sapevamo che il punto di partenza doveva essere il nostro potenziale cliente e i suoi bisogni. Puntiamo a tutte quelle persone che sono costantemente alla ricerca di migliorare il loro stile di vita senza accettare compromessi attualmente offerti dal mercato. Il nostro zaino è in grado di offrire una praticità e un comfort senza eguali con un design accattivante che strizza l’occhio all’innovazione. Tutto questo è stato fatto mettendo al centro del nostro progetto la qualità dei materiali e un design estetico ispirato alla filosofia del “less is more”. Questa idea del “meno è più” è ampiamente adottata anche nel settore dell’automotive premium. È da qui che provengono due componenti del nostro team, Dario Brena e Alberto Mazzola».

Dopo un anno il progetto ha avuto una fase d’arresto. «A causa di fattori esterni ci siamo ritrovati dopo 12 mesi a dover ripartire da zero. Nonostante il duro colpo di vedere sfumare un anno di enormi impegni, sacrifici e investimenti di tempo e di denaro, abbiamo deciso di rialzarci e ripartire. Così, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ricominciato quasi dall’inizio a riprogettare il nostro zaino e devo dire che il prodotto a cui siamo arrivati è addirittura migliore rispetto a quello a cui saremmo giunti se dopo un anno non fossimo dovuti ripartire da un foglio bianco». Oggi, quindi, Nicolò e John possono dire di aver realizzato il loro progetto: creare uno zaino innovativo.

«La caratteristica più innovativa del nostro zaino? È unico. Tutto ciò che va dalla progettazione ai materiali utilizzati è stato creato da noi con un fine preciso. Abbiamo ideato un rivoluzionario sistema anti taccheggio a impronta digitale che consentirà ai nostri clienti di proteggere i loro beni e godersi il loro viaggio, sia esso su una metropolitana affollata o sui pedali di una bicicletta, in assoluta tranquillità. Ci sono poi altre caratteristiche come il sistema di luci interne ed esterne azionabili con un semplice clic, un sistema di ricarica per smartphone e molte altre soluzioni innovative. Lo zaino è diviso in due reparti separati: uno per il pc e uno per tutti gli altri oggetti che ci portiamo dietro durante la nostra giornata. Ci sono più di 15 tasche appositamente studiate per proteggere e organizzare oggetti quali portafoglio, occhiali, chiavi, biro e molti altri. Il prodotto, inoltre, è ergonomico, mantiene la forma anche se vuoto e, fondamentale, è costruito interamente con materiale di altissima qualità e completamente impermeabile, caratteristiche che, sommandole, ci portano a offrire una garanzia a vita sul prodotto». Tutto questo ha conquistato anche Glenn Stromberg. Entrato in contatto con Nicolò per via di amicizie comuni, l’ex capitano dell’Atalanta si dice entusiasta dello zaino. «In 60 anni – racconta – non ne ho mai usato uno, anche per i problemi che ho avuto a collo e schiena. Ma questo mi ha conquistato: è comodo, leggero, tecnologico, avveniristico. Comodissimo per chi come me sale e scende ogni giorno dagli aerei».

A inizio 2019 il lancio. «Le vendite saranno su Kickstarter, una piattaforma online per il lancio di nuovi prodotti, a febbraio-marzo 2019 e per le prime unità offriamo uno sconto introduttivo iniziale del 40%. Basta registrarsi prima del lancio sul nostro sito: www.agazzibackpack.com». Al futuro Nicolò non pensa troppo, se non a quello immediato. «Ora sono totalmente focalizzato nel cercare di creare le condizioni migliori per dare un futuro al mio brand e alla mia società, al domani non ci penso. Non so tra qualche anno dove sarò e cosa farò. So quello che voglio ora, ovvero riuscire a far funzionare questo primo progetto per dare un futuro alla mia “Agazzi Designs” in Inghilterra e poi lavorare su altri prodotti innovativi».

Negli anni Nicolò ha dovuto, quindi, affrontare diverse sfide e difficoltà, per realizzare il suo sogno, e nel farlo ha sempre avuto il sostegno dei suoi affetti. «Affrontare tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno della mia compagna, Giulia Palazzi, che vive con me qui a Londra e a cui va tutto il mio ringraziamento. Senza dimenticare i miei parenti, che mi mancano, così come i miei amici, ma che riesco a vedere frequentemente vista la breve distanza che ci separa».

Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della comunità bergamasca onlus. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].

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