«Da Tenerife aiuto per mamme (e papà) nel parto e dopo la nascita»

LA STORIA. Eleonora e Francesco, fisioterapista e personal trainer, hanno dato vita al programma «Mega Mamma». Con le loro due bimbe si sono trasferiti alle Canarie.

Un progetto imprenditoriale nato a Bergamo e che ora prosegue da Tenerife e che nasce da una storia vissuta in prima persona, quella di Eleonora Fogaroli, fisioterapista classe ’96 di Montello e di suo marito Francesco Manzi, personal trainer e mental coach classe ’90 di Curno. Tutto ebbe inizio poco dopo il 22 novembre 2019, giorno della nascita di Bianca, primogenita della coppia. «Eravamo da poco diventati genitori e nel post-parto si vivono momenti molto delicati in cui ci si pongono tante domande – racconta Francesco –: Eleonora, ventiduenne appena diventata mamma ed appena affacciatasi al mondo del lavoro, stava mettendo in dubbio il suo valore. Ha scritto i suoi pensieri come un fiume in piena sul retro del quaderno su cui annotavamo i progressi della crescita di Bianca. Casualmente, aggiornando il quaderno, mi sono imbattuto in ciò che aveva scritto e mi sono fatto travolgere dalle sue parole».

Il progetto

La coppia si confronta e decide di voler condividere una storia autentica e sfruttare le proprie competenze per aiutare altre mamme e altre famiglie in un momento così bello e al contempo delicato della vita. «Mega mamma si occupa principalmente di allenamento in gravidanza e post-parto, educando e supportando le mamme non solo dal punto di vista pratico, ma dando loro una guida per rispondere ai dubbi, paure e domande che emergono nel periodo della gravidanza» spiega Eleonora. «Abbiamo voluto distinguerci creando un rapporto 1:1 tramite messaggi e videochiamate per accompagnare le mamme in questo periodo delicato della loro vita – continua Francesco –: è un supporto umano a 360 gradi. Abbiamo un manuale gratuito scaricato da quasi 6.000 mamme, mentre ne abbiamo seguite già più di 1.000 nei nostri percorsi individuali o in piccoli gruppi».

Un progetto che fa della relazione la chiave per costruire un percorso personalizzato per ciascuna mamma, uno spazio dedicato dove possa sentirsi ascoltata, capita e formata rispetto a quanto affronterà durante la gravidanza, il parto e il post-parto. «Noi crediamo che il parto sia una maratona muscolo-scheletrica e, proprio come per una maratona, il corpo e la mente debbano essere allenate fin dal momento in cui una donna scopre di essere incinta» commenta Eleonora. Un progetto imprenditoriale interamente online che sfrutta il digitale per un contatto diretto immediato nonostante la distanza.

«Cerchiamo come sfida quotidiana di sfatare il “si è sempre fatto così” e, pian piano, ci stiamo riuscendo»

«Abbiamo sfruttato l’online come una potenzialità per raggiungere più persone – spiega Francesco –: abbiamo però dovuto superare delle difficoltà e dei pregiudizi, sfondando dei sistemi un po’ vecchi. Cerchiamo come sfida quotidiana di sfatare il “si è sempre fatto così” e, pian piano, ci stiamo riuscendo: abbiamo ora tantissimi professionisti che ci supportano e diversi medici e ostetriche che in prima persona si sono fatte seguire da noi una volta scoperto di essere in dolce attesa».

«Tengo comunque a inviare fisicamente qualcosa di nostro: per tutte le mamme che seguiamo viene creata una box con la maglietta simbolo del percorso e altre sorprese – rivela Eleonora –: le mamme mettono queste cose nella loro valigia parto, siamo con loro in uno dei momenti più importanti della vita di una famiglia. Mi viene la pelle d’oca e mi brillano gli occhi se ci penso. È un onore pensare che una persona ci faccia entrare in un momento così unico». «Facciamo delle sessioni anche con i papà – sottolinea Francesco –: ci impegniamo a creare una situazione legata al concetto di famiglia».

La scelta di Tenerife

È stato proprio questo concetto di famiglia che ha portato Francesco ed Eleonora a scegliere di partire per Tenerife a fine 2022. «La nostra scelta è nata con l’idea di trasferirci al mare – spiega Eleonora –: io ero molto sofferente per il clima del Nord che portava a far crescere le nostre bambine in casa. È pensando a loro che abbiamo maturato l’idea di trasferirci in un luogo dove potessero crescere vivendo all’aria aperta, a contatto con la natura». La meta è stata selezionata durante un viaggio in cui la coppia si era recata sull’isola per andare a trovare un ex collega di Francesco. «Mi sono innamorata dal primo giorno: ho subito detto che avrei visto il mio futuro lì» commenta Eleonora. A settembre 2022 Francesco è partito per arrivare a Tenerife per svolgere le pratiche burocratiche, ottenere i documenti, sistemare casa e iscrivere le bambine all’asilo, spianando così la strada per l’arrivo di Eleonora, Bianca e la piccola Gioia.

«Abbiamo sempre avuto l’idea di viaggiare, non stare dove eravamo e costruire qualcosa di diverso ed è grazie a Mega mamma che abbiamo avuto l’opportunità di farlo» afferma Francesco. Il primo impatto con la cultura canaria ha travolto la coppia con una lentezza in contrasto con la fretta del Nord Italia, ma li ha incantati con un nuovo stile di vita. «Il motore della scelta è stato proprio il cambio di stile di vita, il contatto con la natura e l’energia che quest’isola ti dà. Gioia, 2 anni a settembre, ha vissuto il cambiamento in modo completamente inconsapevole. «Ha compiuto 10 mesi qui: tra poco avrà fatto più vita a Tenerife che in Italia – commenta Eleonora –. Bianca, invece, aveva quasi tre anni al trasferimento, ma nel giro di poche settimane si è adattata al nuovo ambiente. Ora parla all’asilo solo spagnolo, in casa italiano e in base alla lingua utilizzata dalla persona che le parla risponde adeguandosi».

«Ci sentiamo integrati»

«L’inizio è stato un po’ complesso, ci siamo sentiti stranieri e il non conoscere lo spagnolo non aiutava – rivela Francesco –: ora, invece, tra corsi di lingua, amicizie del posto e le amichette d’asilo delle bimbe con le relative famiglie ci sentiamo integrati e accettati dall’isola». Ovviamente insieme al fascino di questa nuova realtà c’è la nostalgia di casa e degli affetti. «Uno dei nostri sogni è poter avere una casa grande con un giardino ampio per riunire qui tutta la famiglia» dice Francesco. «La famiglia di Francesco ci ha supportato dal momento in cui abbiamo comunicato loro la scelta – prosegue Eleonora –: il volerci così bene dal non legarci a sé, per quanto sia difficile, e offrire il loro supporto affinché cercassimo la nostra felicità è un grande segno d’amore».«Ci hanno aiutato a costruire dei sogni, da soli non si va mai da nessuna parte, siamo qui anche grazie a loro» conclude la coppia.

«Abbiamo fatto una scelta che ci porta distanti da Bergamo, ma quando torniamo ritroviamo sempre le nostre radici qui»

«Sicuramente non mi vedo qui in eterno, ma abbiamo una mentalità aperta. Ci sappiamo adattare e siamo aperti a tutto. Faremo il punto della situazione tra un po’ di anni e capiremo se tornare, vivere in un altro luogo o rientrare in Italia – commenta Eleonora –: se mai dovessimo capire che Tenerife non è il nostro posto non ci pentiremo di questa scelta, perché ora è il posto giusto e non avremo il rimpianto in futuro di non averci provato. Me la vivo come un collezionare esperienze, nulla è uno sbaglio se ti lascia qualcosa». «Ti rendi conto di ciò che non hai quando non lo vedi più tutti i giorni, solo ora ho reimparato a godere delle bellezze della nostra città. Vivere in un bell’ambiente fa la differenza, dobbiamo saperlo apprezzare – continua Francesco –: abbiamo preso una scelta che ci porta distanti da Bergamo, ma quando torniamo ritroviamo sempre le nostre radici qui».

Bergamo senza confini

Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero: è il progetto Bergamo senza confini promosso da «L’Eco di Bergamo». Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Info a [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA