Addio a Fiorenzo Cortinovis
Una vita per la politica e il volontariato

Storico esponente della Dc (poi nella Margherita e nel Pd), è stato colpito da un malore in Albania, dove si era trasferito con la moglie: dal 2017 erano missionari laici fidei donum. «Volevano dedicarsi agli altri».

Nel 2017, assieme alla moglie Silvana, era partito da Stezzano per l’Albania: erano missionari laici fidei donum del Centro diocesano missionario. Era la prima volta che la diocesi di Bergamo sperimentava l’Albania e lui, che quando c’era bisogno di dare una mano non si tirava mai indietro, aveva accettato anche questa sfida con entusiasmo. E proprio nella terra che in questi tre anni era diventata la sua nuova casa si è spento improvvisamente, martedì sera, a causa di un infarto.

Il mondo della politica e del volontariato bergamasco piangono la scomparsa di Fiorenzo Cortinovis, 70 anni, più volte assessore del Comune di Stezzano, e da molti anni esponente di spicco del centrosinistra sia stezzanese che provinciale. Ha iniziato militando nella Democrazia Cristiana, di cui è stato segretario di sezione, seguendo poi l’evoluzione nel partito popolare, nella Margherita e infine nel Partito Democratico, ricoprendo gli incarichi di coordinatore, segretario di zona ed entrando a far parte nella dirigenza provinciale del Pd.

Martedì sera si trovava con la moglie nella casa delle Suore Figlie del Sacro Cuore, nella parrocchia di Shengjin dove vivevano, e dove Fiorenzo era un tuttofare (dalle manutenzioni al trasporto dei ragazzi e delle mamme della comunità che dovevano raggiungere l’ospedale). Aveva visto in tv la partita di Champions tra Inter e Barcellona. Era tranquillo, stava bene, nulla lasciava presagire il dramma che si sarebbe consumato di lì a poco. Dopo aver raggiunto la camera da letto si è accasciato improvvisamente, perdendo conoscenza. Il tonfo ha richiamato la moglie Silvana e una delle suore che hanno subito chiamato l’ambulanza e cercato di soccorrerlo praticandogli il massaggio cardiaco. Ma al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Andato in pensione (gli ultimi anni è stato impiegato alla Tenaris), senza però mai abbandonare la politica, Cortinovis ha voluto iniziare una nuova avventura, come missionario laico, con la moglie. «Volevano fortemente fare questa esperienza missionaria, tutti e due – racconta don Luigi Ferri, vicario della parrocchia di Santa Lucia e cognato di Cortinovis –. Mentre mia sorella Silvana si occupava della catechesi dei ragazzi e dell’animazione in parrocchia, Fiorenzo era il tuttofare. All’inizio dovevano rimanere per due anni, poi hanno deciso entrambi di prolungare l’esperienza per altri due». «Fiorenzo l’ho incontrato tre mesi fa – afferma don Massimo Rizzi, direttore del Centro missionario diocesano – ed è davvero ammirevole quello che stava facendo assieme a Silvana. Non è cosa comune che una coppia, con la prospettiva della pensione, decida di partire e rimanere per due anni e più in una missione non semplice. E non tanto perché ci sia una situazione difficile da gestire ma perché si tratta di un luogo dove occorre fare un importante lavoro sociale, ricostruire relazioni». Don Giambattista Boffi, parroco di Santa Lucia e fino 2018 direttore del Centro missionario diocesano, era molto amico di Fiorenzo e Silvana: «Li conosco da 31 anni, da quando sono prete ho prestato il mio primo ministero a Stezzano – ricorda commosso – . Entrambi erano impegnati come volontari in parrocchia, Silvana era catechista e Fiorenzo era già votato alla politica. Sono davvero due bellissime persone. Con loro era la prima volta che tentavamo una missione in Albania. Quindi Fiorenzo e Silvana sono stati i nostri primi missionari in quella terra e la comunità con loro si è subito trovata bene. Nel 2017 abbiamo inaugurato la nuova chiesa parrocchiale, che ha dato nuovo impulso all’attività pastorale, e in questo periodo stanno anche ospitando e aiutando diversi sfollati provenienti da Tirana».

Il ricordo del mondo politico

La scomparsa di Fiorenzo Cortinovis, che era padre di due figli adottivi di origini boliviane, Marco e Beatriz, è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Stezzano, dove è sempre stato attivo nella politica locale (l’ultimo incarico è stato quello di assessore ai Lavori pubblici nella Giunta Oberti, tra il 2004 e il 2009). Tra i tanti esponenti del centrosinistra che stanno esprimendo in queste ore messaggi di cordoglio, quello dell’ex parlamentare Pd e presidente della Sacbo Giovanni Sanga, grande amico di Cortinovis: «Abbiamo fatto insieme un lungo pezzo di strada politica. Fiorenzo era un uomo appassionato della vita, affrontava le cose con determinazione ma sempre avendo grande rispetto per le persone. Era inoltre molto generoso, impegnato nel sociale e nella parrocchia; ha aiutato tante persone. Aveva poi una straordinaria capacità di leggere le vicende politiche del territorio di cui era un grande conoscitore. Penso sia un testimone da portare come esempio ai più giovani sul piano della responsabilità solidale, dell’impegno sociale e politico». Il segretario provinciale del Pd Davide Casati affida il suo ricordo a Fb: «Ho conosciuto Fiorenzo 20 anni fa, quando ho mosso i miei primi passi in politica. Ho imparato molto da lui, mi ha sempre consigliato e sostenuto con disinteresse e sempre in amicizia, sempre con quello sguardo sincero che ti fa sentire a tuo agio e accolto, mai giudicato».

L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni a Tirana, prima del nullaosta al rientro della salma a Stezzano dove, probabilmente settimana prossima, saranno celebrati i funerali.

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