Ats, obiettivo potenziare il tracciamento
Assunti dieci nuovi «amministrativi»

«Considerato il protrarsi dello stato di emergenza Covid che coinvolge il nostro territorio», si legge in un documento «si rende necessario e indispensabile acquisire con estrema urgenza un supporto tecnico-amministrativo».

Potenziare il tracciamento. Nel perdurare dell’emergenza, Ats va a rinforzare il proprio organico in particolare sotto questa voce. L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, con una delibera firmata nei giorni scorsi, ha infatti messo nero su bianco la procedura per «arruolare» dieci coadiutori amministrativi «a supporto delle attività emergenziali Covid-19» presso il Dips, il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria. In particolare queste dieci figure, assunte tramite lavoro interinale dal 10 novembre al 31 dicembre, lavoreranno come «supporto tecnico-amministrativo per le attività emergenziali Covid-19 svolte dai dirigenti medici e dagli operatori sanitari dipartimentali», con particolare riferimento, si legge nelle carte, «al contact tracing, ai call center dedicati, alla raccolta/registrazione e gestione di dati informatizzati, all’invio prioritariamente in via telematica di atti, provvedimenti e flussi documentali Covid correlati».

Le nuove risorse, che lavoreranno dal lunedì al sabato per 36 ore settimanali, saranno distribuite nelle varie unità territoriali dipartimentali in cui è suddivisa Bergamo. Tre, secondo la relazione che accompagna la delibera, sono necessarie per l’Uosd (Unità operativa semplice dipartimentale) del Settore Prevenzione di Bergamo, dunque per la città e gli altri territori circostanti; due persone sono invece richieste per l’Uosd del Settore Prevenzione di Bergamo Est (uno nella sede di Trescore, uno nell’ufficio di Albino); cinque, infine, per l’Uosd del Settore Prevenzione di Bergamo Ovest (uno nella sede di Treviglio, un altro per la sede di Treviglio o l’ufficio di Romano, altri due per l’ufficio di Romano di Lombardia, un all’ufficio di Bonate Sotto): dalla ripartizione, evidentemente, si conferma la necessità di monitorare in particolare la Bassa, cui sono assegnate le quote maggiori di «rinforzi», per potenziare il tracciamento là dove il contagio più galoppa.

«Considerato il protrarsi dello stato di emergenza Covid che coinvolge il nostro territorio», si legge sempre nella relazione firmata da Lucia Antonioli, direttrice del Dips, «si rende necessario e indispensabile acquisire con estrema urgenza un supporto tecnico-amministrativo»; 55 mila euro è la spesa prevista per questo potenziamento delle risorse umane. I medici e gli assistenti sanitari di Ats Bergamo che già lavoravano sul contact tracing sono trenta.

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