Autostrada Bergamo-Treviglio, sì all’aumento di capitale. «Lavori nel 2023»

Ok a un milione di euro da realtà del territorio per la nuova autostrada regionale della pianura. Sala: passaggio importante. Ma molti soci (tra cui Provincia e Camera di Commercio) astenuti per «ragioni tecniche».

L’autostrada regionale Bergamo-Treviglio compie un altro passo verso l’avvio della sua costruzione.

L’assemblea straordinaria dei soci di Autostrade Bergamasche Spa, la società promotrice del progetto, ieri ha dato il via libera all’aumento di capitale da un milione di euro aperto alla sottoscrizione del territorio ossia, come recita la dicitura formale, a «organizzazioni e istituzioni rappresentative del tessuto produttivo e commerciale della provincia di Bergamo e aziende pubbliche e/o private del territorio bergamasco associate, da almeno tre anni, alle predette associazioni di categoria».

I tempi della sottoscrizione, data di apertura e chiusura, verranno comunicati a breve. A quanto risulta da prime informazioni non verrà messo a disposizione molto tempo, circa un mese. Dopodiché sarà la volta dell’aumento di capitale da 30 milioni riservato ai soci fondatori.

L’aumento da un milione è ritenuto necessario per finanziare la gestione ordinaria della società e per far fronte a tutte le prossime incombenze per portare a realizzazione il progetto della Bergamo-Treviglio. Realizzazione che Autostrade Bergamasche dà ormai per certa a giudicare dal comunicato che il presidente Antonio Sala ha fatto diffondere ieri dopo l’assemblea: «L’assemblea – si legge sul documento – ha deliberato positivamente un aumento di capitale da un milione di euro oltre sovrapprezzo. I soci hanno condiviso un ulteriore e decisivo passo avanti nel compimento di un progetto infrastrutturale strategico per il territorio, che prevede la connessione tra Treviglio e Bergamo tramite la costruzione del tratto autostradale di 15,5 chilometri e la costruzione di un peduncolo che partirà a metà della tratta, a Osio Sotto, e collegherà l’Autostrada alla pedemontana per una lunghezza di 3,5 chilometri e sarà realizzato in fase successiva».

Vengono inoltre già fornite tempistiche (ancora teoriche, perché mancano ancora diversi passaggi da compiere). «Entro la fine dell’anno – scrive Autostrade bergamasche – si conta di arrivare all’aggiudicazione del bando di gara indetto dalla Regione. Seguiranno i lavori per la definizione del progetto definitivo, le fasi di verifica e di autorizzazione. Entro il 2023 si darà avvio al progetto esecutivo. La fine dei lavori è prevista per la metà del 2026».

Prima, comunque, c’è da vedere come andrà la sottoscrizione dell’aumento di capitale da un milione di euro che ha, indubbiamente, anche un valore politico: va infatti un po’ a testare per la prima volta in modo concreto l’inclinazione del territorio sulla Bergamo-Treviglio.

Ieri il punto all’ordine del giorno è passato, ma con una larga astensione da parte dei diversi soci presenti fra cui la Provincia, la Camera di commercio di Bergamo, Autostrade Lombarde Spa e le banche. Motivo di questa astensione alcuni rilievi tecnici in merito alle modalità da seguire per la sottoscrizione: «Questo voto di astensione, però, non deve essere male interpretato – sostiene il presidente della Camera di Commercio di Bergamo Carlo Mazzoleni – c’è piena condivisione sulla finalità dell’aumento di capitale. A nostro avviso, però, andrebbero apportate alcune migliorie alle modalità di partecipazione. Durante l’assemblea c’è stato detto che non potevano essere inserite seduta stante. Se saranno introdotte bene, altrimenti poco male: si andrà avanti comunque».

Ad ogni modo, a quanto emerso da alcuni dei soci presenti ieri all’assemblea straordinaria, non sembra esserci la fila di realtà disposte a sottoscrivere l’aumento. Un risultato che già sarebbe ritenuto molto positivo è riuscire almeno a raccogliere fra i 500 e i 600 mila euro.

Comunque sia per Sala quella di ieri «è stata un’assemblea importante, che garantisce un assetto più forte e in grado di sostenere le prossime tappe. La realizzazione di questa infrastruttura garantirà un traffico più fluido e spedito, migliorerà i collegamenti e darà impulso alle attività logistiche e industriali, connettendo con più facilità anche aree solitamente difficili da raggiungere».

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