Bergamo, nasce il mercato virtuale
Già una 70ina gli ambulanti online

Già 70 ambulanti operativi nei mercati di Bergamo sono approdati sulla piazza virtuale www.vadoalmercato.it con cesti di frutta, box di formaggi freschi e stagionati, polli allo spiedo e caramelle gommose.

L’idea di portare le bancarelle on line è venuta durante il lockdown a Giovanni Notarnicola, professionista che supporta le aziende nella loro trasformazione digitale. Accesa la lampadina, l’esperto di innovazione ha subito coinvolto due colleghe esperte della rete, la bergamasca Elisabetta Giazzi e la milanese Erika Vaniglia.

«Il progetto è stato realizzato nel giro di qualche settimana, senza mai vederci – racconta Notarnicola, che vive a Gallarate –. Abbiamo subito condiviso la filosofia, nell’ottica del sostegno ad un’economia solidale e locale, aiutando i mercati ad evolvere, un settore che è minacciato dalle piattaforme di e-commerce e che avrebbe bisogno di innovazione». A maggio il sito era già on line e le prime adesioni iniziavano ad arrivare, «ognuno di noi – spiegano da vaialmercato.it – ha contattato gli ambulanti della propria zona che cercavano di reinventarsi con la consegna a domicilio postando su Facebook o tramite contatto WhatsApp. Per questo abbiamo pensato ad una piattaforma, gratuita, che permettesse loro di vendere on line». Uno strumento che nei prossimi mesi diventerà a pagamento, «se funzionerà – premette Notarnicola -. Avrà un costo contenuto, abbiamo inoltre intenzione di trovare investitori che sposino le nostre finalità, la piattaforma infatti è nata come strumento solidale, durante l’emergenza. Abbiamo ottenuto il patrocino del Comune e avviato una collaborazione con la Fondazione Cesvi onlus». A fronte di ogni spesa, il cliente lascia una donazione dell’1%, «ma chi vuole può donare anche di più – rimarca il portavoce di vaialmercato.it –. Tutte le risorse raccolte vengono devolute al Cesvi che le restituisce alla comunità bergamasca con progetto destinato agli over 65, per portare loro medicinali e la spesa». Accedendo al sito è possibile visitare le bancarelle ed acquistare, «poi si verrà contattati dall’ambulante che consiglierà il cliente, in un rapporto di fiducia che sulle normali piattaforme digitali non si può costruire – sottolinea Notarnicola –. Anche la consegna sarà a cura dell’ambulante. L’obiettivo è coinvolgere soprattutto chi non va al mercato, offrendo qualcosa di diverso ma rispettandone lo spirito ».

Il progetto è stato presentato all’associazione di categoria Anva-Confesercenti Bergamo: «Abbiamo avuto modo di conoscere vadoalmercato.it in videoconferenza, con le limitazioni purtroppo non è stato semplice coinvolgere gli ambulanti – spiega Cesare Rossi, vicedirettore dell’associazione –. Trovo il progetto interessante, ma con alcuni limiti. Gli utenti principali del mercato non sono avvezzi alla tecnologia e preferiscono andare direttamente al mercato, quindi è necessaria una forte campagna di comunicazione. Inoltre, le categorie merceologiche che possono funzionare su questo tipo di strumento sono gli alimentari, che rappresentano circa il 30% dei banchi. L’offerta rischia quindi di essere un po’ limitata. Credo però che valga comunque la pena provare».

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