Cadavere in un dirupo in Val Camonica, è giallo. Si indaga per omicidio

Borno Il corpo di una donna è stato trovato nella serata di domenica 20 marzo nella località Paline di Borno, al confine tra le province di Brescia e Bergamo.

Il cadavere di una donna è stato scoperto all’inizio di un burrone, lungo una strada di passaggio che collega due valli e due province, la Vallecamonica nel Bresciano e la Val di Scalve nella Bergamasca. Qui, pochi metri dopo il cartello stradale che segna il confine, a Paline, piccola frazione di Borno, un passante ha fatto la macabra scoperta allertando immediatamente le forze dell’ordine e dando il via ad un’inchiesta per omicidio.

Il corpo senza identità

«Un’indagine che deve partire da zero», fanno sapere gli inquirenti che non possono escludere nulla. Ad oggi non ha infatti un’identità il corpo di una donna sezionato e diviso in quattro sacchi, e irriconoscibile in volto perché il viso risulterebbe sfregiato dal fuoco così come un’altra parte del corpo. Il pubblico ministero Lorena Ghibaudo, titolare dell’inchiesta e magistrato che tra pochi mesi lascerà la Procura di Brescia per trasferirsi in quella di Asti, ha disposto gli accertamenti iniziati nei laboratori dell’istituto di medicina legale degli Spedali civili con la dottoressa Nicoletta Cerri, incaricata dalla Procura, al lavoro per dare un nome alla vittima, ma anche per ipotizzare la data del decesso.

Secondo le prime indagini non risulterebbero recenti denunce di donne scomparse tra Brescia e Bergamo, ma non può essere escluso che il delitto sia avvenuto anche in province diverse e sia stato scelto questo spicchio di terra bresciana solo per occultare il cadavere

Il cadavere risulterebbe infatti in uno stato di conservazione ritenuto buono tanto che chi indaga ipotizza addirittura che i resti umani siano stati congelati. Solo però gli accertamenti medici potranno dare risposte alle tante domande degli inquirenti.

Il ritrovamento in una zona poco frequentata

Secondo le prime indagini non risulterebbero recenti denunce di donne scomparse tra Brescia e Bergamo, ma non può essere escluso che il delitto sia avvenuto anche in province diverse e sia stato scelto questo spicchio di terra bresciana solo per occultare il cadavere. Lungo una strada interna frequentata solo da locali e «dove la notte una persona può fare qualsiasi cosa perché non passa anima viva», racconta chi ci abita.

Nel corso del sopralluogo del mattino i Carabinieri della compagnia di Breno e i vigili del Fuoco hanno prelevato materiale presente nella scarpata dove erano stati gettati i sacchi. Sarà analizzato per valutare eventuale compatibilità con il caso.

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