Ci sono 26 ambulanze, ma non gli autisti
L’appello della coop: «Ne cerchiamo 40»

First Aid One ha vinto l’appalto per la gestione del parco mezzi dell’Asst Bergamo Est: al via da aprile. «Servono anche soccorritori residenti in zona da assumere, non volontari».

Le ambulanze ci sono, nuove di zecca, e sono ben 26. Quelli che mancano, al momento, sono autisti e soccorritori. Di qui l’appello della cooperativa «First Aid One Italia», che cerca qualcosa come (almeno) 40, anche 45 persone da far lavorare sui mezzi di soccorso: non un’attività di volontariato, ma un lavoro retribuito e per il quale, ovviamente (visto anche il settore), servono preparazione e competenza.

La cooperativa sociale, che ha sede a Bollate, nel Milanese, ha vinto l’appalto pubblico indetto dall’Asst Bergamo Est per la gestione di tutto il parco mezzi che fa capo all’azienda sanitaria di Seriate, anche nelle sedi di Alzano Lombardo, Gazzaniga, Piario e Lovere. In queste ultime due realtà First Aid One già opera con i propri mezzi, anche se in maniera ridotta rispetto a quanto avverrà a partire dal prossimo 1° aprile, quando la gestione sarà dell’intera area territoriale coperta dall’Azienda socio sanitaria del Bolognini.

«Siamo una realtà con già circa trecento dipendenti – spiega Luca Ferrajolo, referente della cooperativa – e abbiamo in gestione il parco veicoli dell’ospedale Sacco di Milano e del Policlinico, sempre nel capoluogo lombardo. Ora avremo questa nuova area territoriale nella bergamasca, dove ci piacerebbe far lavorare persone, ovviamente qualificate perché questo è un requisito indispensabile, che siano del territorio. Riteniamo sia un’opportunità, visto anche il periodo di difficoltà lavorative per molte persone».

First Aid One si occuperà di tutti i trasporti di ambulanze – alcune sono attrezzate per la rianimazione – con l’esclusione del servizio di 118, ovvero gli interventi di emergenza sul territorio. Le 26 ambulanze trasporteranno degenti da un presidio all’altro per motivi di cure o controlli, oppure per esami specifici: un’attività costante e quotidiana. «Ci siamo occupati nell’ultimo anno di centinaia di trasporti in Lombardia, moltissimi di pazienti Covid, e questo avverrà anche nella Bergamasca – prosegue Ferrajolo –. Siamo stati noi, per esempio, a trasportare l’ormai famoso “paziente 1” di Codogno. Da quel giorno i trasferimenti di pazienti positivi al coronavirus sono stati quasi la routine. La durata del contratto per gli autisti e i soccorritori specializzati sarà di un anno o un anno e mezzo. Inizialmente cerchiamo una quarantina, anche quarantacinque persone. Un numero che ritengo andrà incrementando con il passare del tempo, perché l’impegno che andremo a coprire a Seriate sarà molto gravoso».

Qualora il personale nuovo non dovesse essere trovato entro il 1° aprile, i mezzi saranno occupati dagli attuali dipendenti delle altre realtà milanesi della cooperativa sociale. «L’idea nostra è comunque quella di trovare risorse umane sul territorio dove andremo a operare – conclude il referente di First Aid One – in modo che si dia appunto lavoro alla zona di riferimento e che le ambulanze siano gestite da persone del territorio di riferimento».

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