Contagi in calo, ma i ricoveri salgono
«Deboli segnali positivi, ma serve prudenza»

In Bergamasca registrati 314 nuovi casi, ma i pazienti nelle strutture ospedaliere aumentano ancora. L’epidemiologo Buzzetti: «Siamo al plateau della curva, indispensabile la prudenza. Tornare indietro è un attimo»

Il report domenicale dei contagi ha certificato altri 4.003 positivi in Lombardia, di cui 314 nella Bergamasca. Numeri sostanzialmente in linea con le due domeniche precedenti nel territorio regionale, in cui si era oltre la soglia delle 4 mila unità (4.397 positivi in più il 7 marzo e 4.334 il 14 marzo) e con qualche leggera ma non sostanziale variazione tra Bergamo e provincia (369 contagiati il 7 marzo e 276 la domenica successiva).

Il tasso di positività in Lombardia è in progressivo calo, se rapportato alle ultime due settimane (ieri 8,6% sulla base di 46.150 tamponi processati; il 14 marzo 9,6% e il 7 marzo 10,3%), mentre il dato dei ricoveri Covid continua a crescere: altri 35 degenti nei reparti ordinari di medicina (6.926 ospedalizzati) e 15 pazienti in più in Rianimazione (806 posti letto occupati). Nella Bergamasca sono 750 i ricoverati Covid (10 in più in un giorno), di cui 87 in Terapia intensiva (2 in più), e 4 in più i decessi per Covid in 24 ore (90 vittime giornaliere nel territorio regionale).

È sempre Milano la provincia più colpita dai contagi (ieri altri 1.094 casi), seguita da Brescia (902), Monza e Brianza (470) e appunto Bergamo (314). L’epidemiologo bergamasco Roberto Buzzetti interpreta così i numeri: «Ci sono dei segnali positivi, siamo forse arrivati al plateau della curva epidemica. Deboli segnali positivi in Lombardia e numeri contenuti soprattutto nella Bergamasca. Se continuiamo ad assumere comportamenti responsabili, tra un mese saremo messi meglio e, con le vaccinazioni a tappeto, la luce in fondo al tunnel non è lontana. Ma basta un attimo per tornare come prima, serve sempre prudenza.

Nella Bergamasca abbiamo già sofferto molto». Buzzetti invita ad analizzare un dato: «Nella settimana appena passata il tasso lombardo dei nuovi positivi ogni 100 mila abitanti (rispetto ai sette giorni precedenti) è sceso da 330 a 311; quello bergamasco da 220 a 178. Settimana prossima potremo diventare di nuovo arancioni in Lombardia e sarà fondamentale la velocità nelle vaccinazioni: sono state promesse in Lombardia 170 mila vaccinazioni al giorno. La speranza è che il vaccino funzioni bene anche sulle varianti. E poi un dato è certo: le varianti si sviluppano di più se maggiore è la circolazione del virus, per questo bisogna vaccinare più velocemente possibile».

Capitolo ricoveri: al «Papa Giovanni» domenica erano 190 i ricoverati (17 in più), di cui 147 degenti ordinari e 43 in Terapia intensiva (2 in più). Nei plessi dell’Asst Bergamo Est sono 151 i degenti (8 in meno in un giorno): 49 a Seriate (di cui 8 in Terapia intensiva), 27 ad Alzano, 24 a Piario, 28 a Lovere e 23 a Gazzaniga. Negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest sono 166 i pazienti Covid ricoverati: 100 nel plesso di Treviglio (di cui 16 in Terapia intensiva) e 66 in quello di Romano di Lombardia. Nel Policlinico di Ponte San Pietro sono 110 i ricoverati Covid, di cui 4 in Terapia intensiva (uno in meno), e 4 pazienti Covid in Terapia intensiva nel Policlinico San Marco. All’Humanitas Gavazzeni domenica erano ricoverati 60 pazienti Covid (uno in più): 48 degenti ordinari e 12 in Terapia intensiva (uno in più). All’Istituto Palazzolo sono 42 i ricoverati Covid. L’Istituto clinico Quarenghi ieri ospitava 13 pazienti Covid (quinto giorno consecutivo). La Casa di cura San Francesco ospita 14 pazienti Covid sui 15 posti disponibili e da oggi saranno attivati altri 7 posti letto Covid.

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