Da Orio al Serio a Bergamo
«Mancano taxi nella fascia notturna»

Servono più auto bianche per accogliere i turisti atterrati allo scalo di Orio al Serio dopo il tramonto: è quanto emerge dalle parole degli addetti ai lavori bergamaschi al termine delle audizioni sul progetto «Milano Taxi», andato in scena la scorsa settimana nel capoluogo lombardo.

Il Comune di Milano ha infatti chiesto a Regione Lombardia di mettere a bando 450 nuove licenze per rispondere adeguatamente al boom di chiamate per i taxi dall’aeroporto e quanto emerso dalla commissione Trasporti a Palazzo Pirelli potrebbe ora avere ripercussioni anche su Bergamo. Quello di Orio al Serio infatti è il terzo scalo italiano per numero di passeggeri dopo Roma e Milano, e solo lo scorso dicembre ha raggiunto lo storico traguardo del 13° milionesimo passeggero del 2019.

Il problema

Ed è proprio il delegato di Sacbo Marco Zambaiti ad accendere i riflettori su una problematica venutasi a creare nella fascia serale all’esterno della sezione «Arrivi» dell’aeroporto Il Caravaggio. «A Orio al Serio – spiega – la fascia notturna risulta abbastanza scoperta e la domanda di taxi supera certamente l’offerta. Pertanto tutte le modalità che permettono di migliorare il servizio rispetto all’utenza ci vedono favorevoli e disponibili».

Un incremento di richieste con cui in parte si è scontrato anche Massimo Cocchiara, presidente del Consorzio dei tassisti bergamaschi: «Quando c’è qualche volo in ritardo, anche dopo la mezzanotte, abbiamo un incremento lampo di richieste degli utenti atterrati – racconta –, soprattutto perché nella fascia notturna i pullman smettono di effettuare le corse e tutti i passeggeri cercano un taxi per raggiungere Brescia, Verona, Milano con il rischio che ne rimangano pochi su Bergamo».

Le soluzioni

Non solo di notte però, qualche richiesta ultra i taxi la devono smaltire anche nei weekend. «I taxi però non mancano, il problema è quando i turisti si riversano solo sui taxi e se venti macchine partono per Milano, ne restano poche per Bergamo – continua Cocchiara –. Per monitorare la situazione sto facendo fare ai miei colleghi foto e video sulla situazione allo scalo dopo le 23». Un’attenzione che si riserva di tenere alta anche l’assessore alla Mobilità di Palazzo Frizzoni Stefano Zenoni, che ha confermato la necessità di avere più taxi in aeroporto. «Anche Bergamo sta facendo e farà delle riflessioni e chiamerà la Regione al tavolo sul tema della dotazione delle licenze», annuncia e allarga il range d’azione dei taxi bergamaschi: «Credo che la preoccupazione più forte sia capire quanto questi aumenti possano tradursi sul territorio specifico e non diventare servizi esclusivi degli aeroporti per non correre il rischio che il bacino aeroportuale, di cui vogliamo restare a far parte, dreni completamente i taxi dalla città».

Resta centrale quindi il tema degli aeroporti e del servizio taxi allo scalo nelle fasce notturne, ma secondo l’assessore la questione può e deve essere declinata su tutta la città. «Ho chiesto di fare una riflessione su come mantenere alcune ore di servizio sul territorio cittadino e non solo agli aeroporti». Durante le feste, con un accordo tra Comune e tassisti, si era sperimentato «il turno libero», proprio per dare più possibilità ai cittadini.

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