Dipendente aggredito sul Sentierone in una lite tra senzatetto: un arresto

IN CENTRO CITTÀ. È successo domenica pomeriggio 15 giugno. I carabinieri sono risaliti al 40enne nel giro di qualche ora.

«Stavo rientrando dalla pausa pranzo, quando una bottiglia volante mi ha quasi sfiorato. Ho visto che un uomo stava minacciando di morte una senzatetto, ma non appena mi sono avvicinato si è scagliato contro di me». Un dipendente (che ha preferito restare nell’anonimato) della galleria d’arte dell’ex arbitro Mario Mazzoleni racconta l’episodio di domenica pomeriggio ammettendo di aver temuto per la propria incolumità e per quella della donna che «con il suo carrettino si trovava nei pressi del Quadriportico» del centro piacentiniano, lungo il Sentierone.

Sull’episodio indagano i carabinieri, che domenica sera sono riusciti a risalire al 40enne che prima ha minacciato la senzatetto e poi ha aggredito il dipendente. L’arresto deve essere convalidato dall’autorità giudiziaria, ma stando alle ricostruzioni e alla testimonianza del lavoratore tutto si sarebbe svolto in pochi istanti.

«Quando il 40enne ha visto che avevo lo smartphone in mano ha cominciato a rincorrermi, mi ha strappato la maglietta e mi ha graffiato la schiena»

«Dopo essere stato sfiorato dalla bottiglia di vetro lanciata in aria, che si è infranta sullo spigolo della gioielleria, ho visto che un uomo stava insultando e minacciando di morte una donna. Mi sono avvicinato e ho preso il telefono per chiamare i carabinieri, ma quando il 40enne ha visto che avevo lo smartphone in mano ha cominciato a rincorrermi, mi ha strappato la maglietta e mi ha graffiato la schiena», racconta il dipendente di Mazzoleni, che si è rifugiato al Balzer, che in quel momento era affollato.

Riconoscimento e denuncia

All’arrivo dei carabinieri il 40enne si era già allontanato, ma in serata i militari erano già riusciti a risalire a lui. «Sono andato in caserma per formalizzare la denuncia e per fare il riconoscimento – conclude –. La donna, invece, mi ha ringraziato per averla salvata. Ho lavorato anche a Milano e non mi è mai successa una cosa simile».

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