Emergenza Covid, corsa ai bonus
Emessi già 35 mila Isee

È corsa all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, lasciapassare per alcune tra le varie misure di sostegno previste per l’emergenza Covid-19. I Centri di assistenza fiscale, dopo la chiusura forzata, lavorano a ritmo serrato per recuperare il periodo di inattività e per smaltire un numero di pratiche in crescita per accedere a vecchi e nuovi aiuti.

A fronte anche di qualche rallentamento, dovuto al rispetto delle norme di sicurezza per operatori e cittadini, sono circa 540 le pratiche gestite quotidianamente solo da Cgil e Cisl. In totale, è già stata superata la quota di 35.800 Isee finora elaborati.

Le misure

L’Isee è il documento fondamentale per poter richiedere vecchi e soprattutto nuovi sostegni economici, previsti per aiutare chi, ha seguito della pandemia e del lockdown, si trova in difficoltà. A partire dal Reddito di emergenza, misura prevista dal Decreto Rilancio in favore delle famiglie: può arrivare fino a 840 euro al mese, se è presente una persona con disabilità. Tra i vari requisiti, l’Isee sotto i 15 mila euro e consegna entro il 30 giugno. In elaborazione l’indicatore della situazione economica equivalente anche per il bonus vacanze (da presentare dal 1° luglio) per coprire parte delle spese di soggiorno in alberghi, agriturismi e bed and breakfast. Si tratta di un contributo fino a un massimo di 500 euro per nuclei familiari con Isee fino a 40 mila euro. Isee è fondamentale anche per la misura regionale della Dote scuola: contributo (prorogato al 30 giugno) da 200 a 500 per famiglie con indicatore deve restare sotto i 15.748,78. E ancora, i Caf stanno lavorando alle istanze per il bonus da 600 euro: aiuto che può essere richiesto da professionisti con partita Iva, lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; autonomi iscritti alle Gestioni speciali, operatori del turismo e degli stabilimenti termali; operai agricoli a tempo determinato; lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo.

Le altre agevolazioni

E ancora, grande richiesta anche dell’indennità domestici (500 euro per massimo due mesi), misura per supportare colf e badanti in condizioni di difficoltà economica. È riconosciuta a collaboratori non conviventi con i datori di lavoro, con durata dei rapporti di lavoro superiore a 10 ore settimanali. Il decreto Rilancio consente anche la regolarizzazione degli irregolari con il versamento di 500 euro per ogni lavoratore domestico (entro il 15 luglio 2020). E ancora, il congedo parentale permette ai genitori che lavorano di potersi prendere cura dei figli di età inferiore ai 12 anni, durante il periodo di sospensione dei servizi educativi e delle attività didattiche nelle scuole per un massimo di 30 giorni, con indennità al 50% della retribuzione. In alternativa può essere richiesto il bonus baby sitting, fino a 2.000 euro da spendere entro il 31 luglio.

Insomma, un super lavoro per i Caf (oltre che per tutti gli altri soggetti autorizzati e utenti che si appoggiano ai servizi online) alle prese, in questo stesso periodo, anche con altre richieste, soprattutto il 730, e l’Imu, fino al 16 giugno.

Lavorano nell’ordine dei 400 Isee al giorno, gli uffici della Cisl hanno raggiunto i 18.769 modelli completati finora, con un totale di 347 domande per il Rem, 529 per i bonus domestici, 880 per i congedi parentali e 218 per il bonus 600 euro: «Per quanto riguarda le varie misure gestite dal Patronato Inas si è fatto un buon lavoro sul fronte del sostegno alle famiglie e ai genitori – afferma Candida Sonzogni, della segreteria Cisl - con le domande dei congedi indennizzati al 50%, e i giorni aggiuntivi di congedo per chi usufruisce dei permessi della Legge 104. I nostri uffici hanno ripreso le attività con grande ritmo, anche se – precisa – tutti i nostri servizi non hanno mai smesso di assistere le persone anche a distanza». Numerosi, continua, «sono anche i genitori che ci contattano per avere informazioni sul bonus baby sitter, soprattutto per la frequenza ai centri estivi». Uno dei quesiti ricorrenti riguarda la possibilità di usufruire del bonus, avendo già fatto domanda per il congedo Covid a marzo/aprile: «L’Inps ha chiarito che le due misure sono compatibili, purché non si siano chiesti più di 15 giorni di congedo. Il bonus sarà di 600 euro. È una buona indicazione per favorire il rientro al lavoro».

A quota 17.056 gli Isee elaborati dalla Cgil: l’Inca ha raggiunto 397 le domande per il Rem, a cui si aggiungono 719 per il congedo Covid, 290 per l’Indennità domestici e 129 baby sitting: «Le nostre agende sono piene – afferma Adolfo Nesi, Caf Cgil - per cercare di dare la più ampia risposta agli utenti, abbiamo esteso l’orario di apertura, arrivando a circa 140 Isee lavorati al giorno. Stiamo recuperando il periodo di chiusura, tenendo conto che siamo a mezzo regime». Le sedi dei sindacati, infatti, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, hanno dovuto ridurre le postazioni: «In sede siamo passati da 9 a 6 – continua Nesi – anche nelle sale d’attesa è necessario mantenere le distanza e riceviamo solamente su appuntamento». Anche per questa ragione, fuori dai Caf si possono creare lunghe code.

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