Festa privata in un locale a Bergamo
Multe in via Quarenghi, avanti coi controlli

Proseguono i controlli sul rispetto delle disposizioni imposte ai pubblici esercizi per il contenimento dell’emergenza sanitaria.

Tra zone gialle, arancioni e rosse regna tanta confusione, e gli operatori tentano di lavorare quando possono, sfruttando le finestre che vengono loro concesse, tra pranzi serviti, asporto e divieti serali.

Le forze dell’ordine raccolgono le segnalazioni su presunte irregolarità, che arrivano anche dagli stessi imprenditori, ed effettuano i sopralluoghi. Nei giorni scorsi è stata controllata la zona del Sentierone, dove sono stati segnalati assembramenti e consumazioni in orari vietati. Venerdì sera la Polizia locale è intervenuta in piazzetta Piave, dove ha trovato una ventina di avventori fuori da un locale della zona, che risultava regolarmente chiuso. Alla vista della pattuglia si sono dileguati tutti, tranne un uomo che è rimasto sul posto con una birra in mano ed è stato sanzionato. Sabato gli agenti sono intervenuti nuovamente invitando i gestori a collaborare per allontanare i clienti ed evitare assembramenti.

Domenica 10 gennaio il Balzer, che ha creato uno spazio attrattivo e molto utilizzato al Quadriportico, ha recintato le due aree esterne e ha affisso un cartello per chiedere alla clientela di «non sostare per consumare nelle immediate vicinanze del bar».

Sabato sera una pattuglia di vigili, mentre era di turno per il controllo del territorio, ha notato le luci accese in un bar di via Quarenghi. Gli agenti hanno riscontrato che era in pieno svolgimento una festa privata e hanno sanzionato i gestori e i sette clienti presenti nel locale.

RistorantiBergamo, che raggruppa oltre 30 attività situate a Bergamo e in provincia, «chiede più controlli da parte delle autorità preposte al fine di far rispettare tassativamente le regole. Riteniamo infatti che comportamenti sbagliati danneggino tutta la categoria». Nel contempo però l’associazione «chiede al governo di prolungare gli orari di lavoro almeno fino alle 22 per salvare il servizio della cena, una maggior competenza tecnica nelle decisioni per le quali ci mettiamo a disposizione, la comunicazione dei nuovi Dpcm ad inizio settimana e con una programmazione a lungo respiro, in modo da potersi organizzare per tempo con il lavoro e poter offrire un servizio migliore».

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