Il rospo della Maresana finisce sotto osservazione

Una stazione sperimentale sulla Maresana, nel territorio di Ponteranica, adibita per lo studio e la conservazione di un anfibio autoctono a rischio. Il progetto è stato approvato dalla Giunta di Regione Lombardia. È stato inoltre definito lo schema di accordo di collaborazione col Parco dei Colli di Bergamo.

L’anfibio in questione è la bombina variegata, nota anche come ululone dal ventre giallo: questo piccolo rospo vive esclusivamente nella parte collinare del Parco dei Colli. Si tratta dell’anfibio più raro presente sul territorio. Ha due particolarità: la pupilla a forma di cuore e il suono che emette, simile a un ululato. La struttura della Ca’ Matta, in cui ha sede l’educazione ambientale del Parco dei Colli di Bergamo, verrà adibita per ospitare un centro di riproduzione ex situ della bombina variegata: vi si effettueranno azioni di conservazione, studio e monitoraggio dell’anfibio.

«Il costo dei lavori si aggira intorno ai 55.000 euro: la gestione del centro è per il triennio 2021-2023, con possibilità di rinnovo – spiega Marcella Datei, consigliere del Consiglio di gestione del Parco dei Colli –. L’inizio delle attività della stazione, che sarà guidata dalla dottoressa Di Cerbo, è previsto entro un anno dall’accordo che è stato approvato la scorsa settimana. La struttura sarà divisa in due parti: all’esterno la vasca per i girini in condizioni semi-naturali, mentre all’interno ci sarà l’area di osservazione, cura, quarantena e allevamento».

Il progetto è nell’ottica di salvaguardare la biodiversità, sensibilizzando i cittadini alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico. «Stiamo prevedendo anche uno spazio per la didattica e il racconto – prosegue Datei –: vogliamo far comprendere come il Parco dei Colli sia attento non solo all’aspetto paesaggistico ma anche a quello della conservazione della biodiversità. La presenza della bombina variegata rientra tra le peculiarità del Parco. La fortuna di Bergamo è di avere al suo interno, e non all’esterno, uno spazio di questo tipo. La stessa Ca’ Matta, che è uno dei punti su cui generare lo sviluppo, verrà potenziata e resa più visibile. Tassello dopo tassello può diventare un luogo d’attenzione internazionale, a completamento del disegno complessivo del Parco dei Colli».

«Ogni attività che valorizzi il Centro Parco della Ca’ Matta è ben gradita, specie se si tratta di un intervento compatibile e confacente alla tutela e promozione della biodiversità, che sono le funzioni della struttura – commenta Alberto Nevola, sindaco di Ponteranica -. Crediamo sia un progetto condivisibile e ne siamo soddisfatti».

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