La capanna de L’Eco di Bergamo
accende il Sentierone

La «capanna di Natale» allestita in piazza Vittorio Veneto da L’Eco di Bergamo, una tradizione che da settant’anni accompagna le festività natalizie dei bergamaschi, quest’anno è più luminosa grazie alle luci ideate e donate dal Distretto urbano del commercio di Bergamo (Duc).

Voluta dallo storico direttore de «L’Eco di Bergamo», monsignor Andrea Spada, dal 1951 accompagna le festività natalizie dei bergamaschi, senza dimenticare il fine benefico che ha sempre accompagnato la sua presenza sul Sentierone. Soprattutto la sera spiccano le nuove luci che rendono la capanna ancora più luminosa e magica. Fino al 13 dicembre l’allestimento sarà dedicato alla magia di Santa Lucia, tanto amata dai più piccoli, dopodiché seguirà il tema della Natività, con i cantori che annunciano il Natale e il presepe che si completerà all’Epifania con l’arrivo dei Magi.

Le offerte raccolte nella cassetta posizionata davanti alla costruzione andranno a sostenere «Casa Sofia», una residenza protetta creata per accogliere le persone in situazione di temporanea difficoltà e di emergenza, come le madri con i loro figli e le donne sole che vivono situazioni di disagio, che spesso mettono a rischio l’incolumità della persona.

Il lavoro del Duc, insieme al Comune di Bergamo, ha permesso di ottimizzare le risorse per illuminare la città, con oltre dieci chilometri di luci e gomitoli. «Siamo molto felici di collaborare all’allestimento della capanna de «L’Eco di Bergamo» con le nuove luci – afferma Beppe Acquaroli, direttore artistico delle luminarie di Natale per il Duc -. In città abbiamo introdotto diverse novità con gli speciali gomitoli disegnati e realizzati per Bergamo, le luci di colore rosso e la trama multicolore di Natalino, sul modello dell’albero del Rockfeller Center di New York. Per Piazza Vecchia abbiamo invece realizzato un allestimento in collaborazione con i Maestri del Paesaggio. Non dimentichiamo i più bisognosi, con il progetto “Accendi un Sorriso”, per donare pasti ai bambini che non possono permettersi la mensa scolastica. Nel 2021 studieremo un progetto dedicato proprio alla fantasia dei più piccoli», conclude Acquaroli.

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