La spesa? Bergamo 22ª per convenienza
Si può risparmiare 835 euro all’anno

Sono 835 euro. Facendo la spesa con un po’ di attenzione, è il risparmio che si può ottenere in un anno in città a Bergamo. Il dato «ponderato» è contenuto nel nuovo report annuale di Altroconsumo dedicato ai prezzi dei supermercati: ma quanto si spende, facendo una media? 5.938 euro: Bergamo è la 22ª in Italia tra le città più convenienti.

La palma del punto vendita più vantaggioso spetta all’Esselunga alla Celadina: fatto 100 il costo medio di un anno di spesa nel supermercato più economico (per la cronaca, sono la Conad Spesa Facile di Rovigo, il Supermercati Martinelli di Mantova e il Galassia di San Giovanni Lupatoto nel Veronese), qui siamo a 108, cioè un 8% più caro rispetto a quei punti vendita. Nella classifica orobica, seguono l’Esselunga di via Corridoni (indice 109) e il Famila Superstore di Colognola (indice 109) in città, mentre in provincia i «super» dove si fanno gli affari migliori sono l’Iper di Seriate (indice 112), l’Auchan di Curno (indice 114) e la Bennet di Albano (114). In concreto, a Bergamo si può risparmiare più che a Brescia (il supermercato meno caro ha indice 114) o Milano (indice 111), giusto per fare un confronto tra «vicini».

L’inchiesta di Altroconsumo scende poi nel dettaglio. Una coppia con figli che acquista prevalentemente prodotti di marca, all’Esselunga della Celadina – la più conveniente anche in questo specifico target – spende 8.146 euro l’anno, con un risparmio però di 776 euro rispetto alla media della concorrenza; il più caro è invece il Carrefour della Celadina, dove si spendono 9.290 euro l’anno. Se la stessa tipologia di famiglia opta invece per i prodotti a marchio commerciale (quei prodotti che riportano la marca dell’insegna del supermercato), la palma di miglior «location» spetta al Famila di via Rampinelli, dove si sborsano 6.219 euro l’anno con un risparmio di ben 2.703 euro; al contrario, rileva Altroconsumo, in questa categoria il più caro è il Gigante all’angolo tra via Bono e via Fantoni, con 8.362 euro annui. Per la famiglia con figli che si rifornisce cercando per ogni tipologia di prodotto quello più economico, spiccano i vari punti vendita di Aldi, dove in un anno si spendono solo 3.819, con un risparmio di 5.103 euro rispetto a chi invece punta solo sui «top di gamma»; la più cara è invece Conad: 8.492 euro in dodici mesi. Indicazioni anche per chi vive da solo. Un single che sceglie prodotti di marca può spendere dai 3.074 euro (Esselunga di Celadina, risparmio di 353 euro) ai 4.225 euro (Carrefour di Celadina, +168 euro rispetto alla media); se preferisce i prodotti della catena di riferimento, sborsa dai 2.828 euro (Famila di Colognola) ai 3.803 euro (Gigante di via Bono); puntando a tutti i prodotti più economici, si va dai 1.737 euro di Aldi ai 3.861 euro della Conad.

L’indagine nazionale di Altroconsumo si basa su oltre un milione di prezzi rilevati in 69 capoluoghi di provincia. «Individuare il supermercato più conveniente aiuta senza dubbio a risparmiare, ma non è l’unica strategia che i consumatori possono mettere in campo: ridurre gli sprechi è un altro tassello importante», spiega l’associazione. Infine, i consigli: «Innanzitutto prima di andare al supermercato è utile fare una lista della spesa per comprare solo ciò che effettivamente serve, e attenzione alla data di scadenza».

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