Le idee di Gori e Gandi per la sicurezza
«Nuove telecamere e 200 agenti in città»

Una serie di proposte per contrastare spaccio, truffe agli anziani e furti in appartamento.

«Visto che c’è Salvini in città parliamo di sicurezza». Sorride Giorgio Gori, ma non troppo, mentre si prepara a spiegare i punti del programma elettorale che affrontano dei temi più caldi di questa campagna. Già sollecitata più volte da Giacomo Stucchi, la coalizione di centrosinistra ha studiato una serie di proposte per continuare il lavoro fatto negli ultimi anni. Il sindaco parla prima di lasciare il ruolo di protagonista a Sergio Gandi, che da assessore alla Sicurezza ha cercato di capire a fondo i problemi di Bergamo per affrontarli senza prove di forza.

«Negli ultimi cinque anni abbiamo fatto molto e posso dire che Bergamo è una delle città più sicure d’Italia perché lo dicono i dati - spiega Gori -. La sicurezza non è un tema né di destra, né di sinistra, ma di tutti i nostri cittadini, soprattutto di quelli più fragili. Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato per una “Bergamo più Sicura” con pragmatismo, puntando su innovazione tecnologica ed organizzativa e partecipazione dei cittadini. E lo abbiamo fatto assumendo 21 agenti nel biennio 2017/18, lanciando nuovi servizi come le pattuglie di quartiere o la vigilanza privata nei luoghi pubblici, implementando la videosorveglianza in città, intensificando l’attività repressiva e puntando sulla partecipazione dei cittadini».

Le priorità

Sergio Gandi racconta quello che vorrebbe essere il futuro: ripartire subito dalla relazione con i cittadini, «l’aspetto che ho coltivato di più direttamente nei quartieri». Secondo il vicesindaco il vantaggio rispetto agli avversari è «di aver già studiato. Siamo studenti lavoratori - dice con una battuta -. Abbiamo già orientato l’azione e siamo pronti a intensificarla contro tre problemi: i furti in appartamento, lo spaccio di droga e le truffe nei confronti degli anziani». «Un gruppo di vicinato in ogni quartiere» può sembrare uno slogan, in realtà prende a modello alcuni gruppi di cittadini che si sono già attivati grazie al sostegno dell’amministrazione che fornisce spazi per le riunioni e i cartelli stradali.

Gli agenti nei quartieri

A proposito di quartieri, uno dei provvedimenti inediti che si possono leggere nel programma riguarda le Unità Mobili, «costituite da quattro agenti, due adibiti ai servizi amministrativi (denunce, segnalazioni e così via), due al monitoraggio del territorio, a piedi o in bicicletta. Saranno così sempre più vicini ai cittadini e alle loro esigenze. Il primo obiettivo è il potenziamento dell’organico della Polizia Locale, che dovrà raggiungere i 200 agenti: l’idea è quella di costruire una sempre maggiore relazione con i cittadini intensificando la presenza nei quartieri». Anche sul fronte innovazione Gandi illustra alcuni obiettivi, tra cui l’utilizzo dei droni. «Continuare a innovare sarà una delle nostre priorità: abbiamo già avviato il percorso per la realizzazione dei varchi elettronici di telecontrollo, il sistema Thor, lungo le dieci vie d’accesso alla città, in modo da poter monitorare con certezza auto rubate o segnalate alle forze dell’ordine. Incrementeremo ancora il sistema di videosorveglianza: vogliamo arrivare a 200 punti di osservazione. Ma soprattutto abbiamo intenzione di introdurre l’utilizzo di droni per un miglior controllo del territorio e dei parchi, un sistema che ha dato dei risultati – anche in tema di percezione di sicurezza – in diverse altre città in Italia».

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