Le lettere del Papa e di Mattarella
Il grazie agli «angeli» delle mascherine

Lettera dal Vaticano e dal Quirinale a sostegno della task force di volontari: da marzo cuciti e regalati 40 mila pezzi. «Scelta generosa»

Da metà marzo tagliano, cuciono, imbustano e recapitano l’ oggetto più desiderato di questa indimenticabile primavera/estate 2020: mascherine.

Tante, tantissime: 40 mila. Le hanno prodotte e continuano a farlo per regalarle e la soddisfazione più grande è la gioia di sapersi utili. Ma ora che è giunto anche il grazie del presidente della Repubblica Sergio Mattarella «siamo molto emozionate, le parole che ci hanno scritto ci danno una grande carica».

Usa il plurale, Norma Noris, factotum e ideatrice di questa iniziativa solidale che raccoglie una sessantina di volontari, da tutta la Valle Seriana passando anche per la Val Cavallina. Lei che di professione è assicuratrice ed è stata vicesindaca di Cene, dice «Ci danno una grande carica» perchè, oltre alla lettera ricevuta ieri dal Quirinale, 20 giorni fa ne aveva accolta con gioia un’ altra dal Vaticano. Papa e capo dello Stato, nientemeno.

«La lettera di Mattarella è arrivata questa mattina (ieri per chi legge, ndr). Avevamo scritto a lui e a Papa Francesco la settimana di Pasqua, eravamo ancora in piena emergenza e siamo riusciti ad andare in Posta in velocità perchè non era aperta tutti i giorni e bisognava fare la coda... ma volevamo inviare loro un pensiero perchè si ricordassero della Valle Seriana».

E così è stato. Il 7 maggio nella cassetta della posta Elisa Verzeroli, collaboratrice di Noris in questa avventura di taglia, cuci e fai del bene, trova una busta con l’ intestazione Città del Vaticano. Monsignor Luigi Roberto Corna la ringrazia per avere «con premuroso pensiero fatto pervenire in dono al Santo Padre Francesco alcune mascherine per la salvaguardia della salute» e aggiunge che «Sua Santità esorta a una sempre più intensa e disponibile attività a favore di quanti si trovano in situazioni di bisogno e di particolare necessità, oggi così duramente provati».

Ieri la risposta anche dal presidente Mattarella, che firma di suo pugno la lettera indirizzata a Norma Noris: «Desidero soprattutto esprimerle grande apprezzamento - scrive - per la bella iniziativa di dedicarsi alla produzione di mascherine nel pieno dell’ emergenza. Questo gruppo molto piccolo di donne - come lei lo descrive - ha manifestato senso di responsabilità e consapevolezza del bene comune. Sapere che questa scelta generosa ha presto coinvolto tante altre persone in questo prezioso impegno suscita ammirazione e merita riconoscenza. La ringrazio di avermi portato a conoscenza di quanto avvenuto e le invio gli auguri migliori, pregandola di esprimere la mia riconoscenza a coloro che vi hanno preso parte».

Per Noris «è una bella sorpresa, siamo molto emozionate perchè le parole che ci hanno scritto ci hanno dato nuova carica a continuare. Siamo riusciti a regalare 40 mila mascherine, abbiamo anche realizzato i camici ma non li contiamo: stiamo rifornendo le case di riposo di Cene e Alzano». Nel frattempo i volontari sono aumentati: da 50 sono ora 60 almeno, «anche se - aggiunge Noris - ora qualcuno ha ripreso a lavorare e ha diminuito il ritmo, ma si va avanti».

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