Ma se la frana cadesse?
«Avremmo il tempo di dare l’allarme»
Dopo il sopralluogo di sabato, dal suo laboratorio all’Università di Firenze Nicola Casagli, docente di geologia applicata e responsabile del centro di competenza del Dipartimento nazionale della Protezione civile, continua a restare in contatto con Regione Lombardia e con Sergio Santambrogio, il geologo incaricato dai tre Comuni di Tavernola, Vigolo e Parzanica di verificare il movimento della frana che dal monte Saresano rischia di cadere sul cementificio e di finire nel lago.
Nominato di recente dal ministero dell’università e della ricerca presidente dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, Casagli è abituato a studiare e monitorare frane in tutta Italia: quella di Tavernola «non è certo la più pericolosa, ma ha la particolarità di trovarsi a ridosso di un lago, una variabile di cui dobbiamo tenere conto».
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