Meloni: «È il tempo della responsabilità. Governeremo per tutti gli italiani». I risultati nazionali

I risultati elettorali. L’Italia svolta a destra, Fdi è primo partito. Pd al 19%, M5s terza forza, Lega in calo. Affluenza alle 23 al 63,95%, mai così bassa. Berlusconi torna al Senato, Di Maio escluso.

Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 115 seggi, alla Camera sfiora il 44% per cento e vola, assicurandosi 235 deputati. Una maggioranza solida in entrambe le Camere ma lontana dai due terzi. Giorgia Meloni stravince e fa volare Fdi con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo. Tiene Forza Italia, almeno rispetto agli ultimi sondaggi. Il M5s è il primo partito nella magior parte dei collegi del Sud Italia (superando il 35% in Campania).

Quando sono ormai quasi completate (60.356 su 61.417) le sezioni scrutinate per le elezioni alla Camera (l’aggiornamento alle 9.30 di lunedì 26 settembre), il centrodestra si conferma in testa con il 43,84% delle preferenze. Il centrosinistra è al 26,25%, mentre M5s è al 15,25% Lista Calenda è al 7,75% Per quanto riguarda i partiti, Fdi è al 26,12% il Pd è al 19,14%.

Quando sono state scrutinate ormai gran parte delle sezioni (59.790sulle 60.399 totali) per il Senato (aggiornamento alle 9.30), il centrodestra è in testa con il 44,06% dei voti, seguito dal centrosinistra con il 26,07%. Terza forza è il Movimento 5 Stelle con il 15,43%, poi il Terzo Polo con il 7,68%.

FdI è dunque nettamente il primo partito italiano con il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd che non sfonda il tetto minimo cercato del 20%. Exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 15,43 per cento. Crolla invece la Lega all’8,92 per cento tallonata da Forza Italia data all’8,29%. Il Terzo polo di Azione e Italia Viva termina poco sotto l’8% perdendo di misura la sfida con Forza Italia.

Affluenza alle 23 al 63,91%, mai così bassa. Oltre nove punti in percentuale in meno del 2018.

E nella notte è arrivato il primo commento della leader di FdI. «Faccio un rapido commento della giornata» rimandando «a domani tutte le valutazioni più profonde e complete visto che i dati sono ancora non definitivi. Però mi pare che dalle prime proiezioni si possa dire che dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia», ha detto Giorgia Meloni.

«Questo è il tempo della responsabilità, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perché l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l’abbiamo mai tradita». Meloni ha aggiunto che «se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide».

Berlusconi torna in Senato, Di Maio escluso

Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna al Senato. L’ex premier ha infatti vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31% delle preferenze contro Federica Perella, sindaco alla Cultura del Comune di Seregno. Monza è la città in cui Berlusconi possiede la squadra di calcio, che ha portato in serie A, che alle comunali il Pd aveva strappato al centrodestra. Proprio per questo lo scorso 18 settembre Enrico Letta ha organizzato la «anti-Pontida» con i sindaci Pd.

Invece l’ex ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Quando mancano ormai poche sezioni al risultato definitivo (403 le sezioni scrutinate su 440) nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo l’ex ministro dell’Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7. Fuori dal Parlamento anche Emma Bonino, candidata nello stesso collegio di Calenda, ma superata da Mennuni del centrodestra.

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