Minaccia gli infermieri per fare
il tampone: 43enne denunciato

Voleva fare il tampone al «drive through» di Martinengo, aveva la prescrizione, ma non era in auto (che è obbligatoria per accedere al drive through), pretendendo sui due piedi di fare il test.

Gli infermieri gliel’hanno negato e lui ha cominciato a insultarli e minacciarli. Protagonista dell’episodio è un 43enne residente in paese, che poi rintracciato e fermato dalla polizia locale che lo ha denunciato per interruzione di pubblico servizio, con l’aggravante che l’attività in questione è di grande importanza.

È accaduto mercoledì 17 marzo alle 8, quando sotto il tendone del parcheggio di via Gramsci il personale dell’Asst Bergamo Ovest si apprestava a iniziare la giornata di tamponi. La lunga coda di auto, come ormai da due settimane, si era già formata. Il 43enne ha deciso di passare davanti a tutti, ma non ha funzionato. Gli infermieri di fronte alle insistenze e alle pretese dell’uomo sono stati inflessibili, negandogli il test. «Stando a quanto riferitomi, l’uomo ha così iniziato a inveire contro gli operatori – ha raccontato il comandante della polizia locale, Antonello Pizzaballa –, stessa sorte toccata al volontario della Protezione civile che tentava di riportare l’ordine. Il tutto di fronte a numerosi utenti fermi in auto, spaventati e costretti ad attendere un’ulteriore mezz’ora prima di iniziare i tamponi. L’uomo dopo la sceneggiata e le minacce si è allontanato».

A quel punto la polizia locale è intervenuta e sulla base della descrizione degli indumenti indossati dall’uomo lo ha intercettato poco dopo: «Una volta fermato - conclude il comandante – ha raccontato quanto fatto: un’ammissione che però non gli è servita a evitare la denuncia».

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