Morto a 49 anni Giuliano Rota Martir. «Tenace e generoso benefattore»

L’imprenditore aveva fondato nel 2012 la «Domitilla Rota Hyams onlus», per aiutare la casa di accoglienza per ragazzi con grave disabilità in Sudafrica. Lucy Slaviero: «Da lui incredibile sostegno»,

«Giuliano era molto più che un imprenditore di successo e un grande benefattore dei membri più emarginati della società. Era il nostro parente speciale e stretto con il quale abbiamo condiviso giorni piacevoli e gioiosi. Era un uomo di altissima integrità, di incredibile gentilezza e grande generosità». A tracciare un ritratto di Giuliano Rota Martir, venuto a mancare ieri mattina per malattia all’età di 49 anni, è Lucy Slaviero, figlia di Domitilla Rota, bergamasca originaria di Albenza, frazione di Almenno San Bartolomeo, e fondatrice col marito Daniel Hyams, nel 1967, di «Little Eden», una casa di accoglienza in Sudafrica per ragazzi con gravi handicap, anche mentali, impossibilitati a essere seguiti dai genitori.

Proprio Giuliano Rota Martir ha aiutato costantemente negli anni questa realtà, grazie all’Associazione Domitilla Rota Hyams onlus, da lui fondata nel 2012 e della quale era presidente. Lui stesso ha raccontato in una testimonianza (che si può leggere sul sito dell’associazione) come tutto sia iniziato con un viaggio in Sudafrica nel 2005 e «dopo sette anni di paure – si legge –, ho deciso di dare vita a quel progetto di aprire a Bergamo qualcosa che potesse diffondere il messaggio di amore di Domitilla e Daniel, al fine di condividere un’opera meravigliosa».

I viaggi

Un progetto che ha dato i frutti sperati, grazie al costante impegno e lavoro associativo. «Giuliano ha speso ore, giorni e settimane – ricorda Lucy Slaviero – per garantire il successo di una base di appoggio a Little Eden che negli anni ha fornito un incredibile sostegno finanziario oltre a facilitare il lavoro dei volontari italiani in Sudafrica. Giuliano è stato determinante nel promuoverne l’opera all’interno del territorio bergamasco, dialogando con organizzazioni e personalità: nulla è mai stato troppo o troppo oneroso per lui quando Little Eden ha chiamato chiedendo aiuto». Una persona sensibile, attenta al prossimo, e con una grande fede. «Era un pensatore molto profondo e una persona spirituale – conclude la donna –. L’amore per la sua famiglia era tangibile e incondizionato».

«Fondò l’associazione di ritorno da uno dei suoi viaggi in Sudafrica — ricorda Gianbattista Brioschi, membro del consiglio dell’associazione Domitilla Rota Hyams onlus e già sindaco di Almenno San Bartolomeo —. Chiese che il Comune ne facesse parte e io, in quanto sindaco, non esitai ad accettare. Da quel momento abbiamo iniziato a raccogliere fondi per sostenere le attività di Little Eden in Sudafrica e ne abbiamo sostenute tante. Eravamo anche amici e l’ho accompagnato in 3 viaggi in Sudafrica, dove ho potuto toccare con mano il dolore di questi ragazzi». E altri viaggi e raccolte fondi erano già in programma. «Un ricordo indelebile della tenacia di Giuliano nel portare avanti il percorso di Beatificazione di Domitilla e Danny Hyams – ricorda Brioschi –, fu quando decise di portare una copia autentica della Madonna della Cornabusa a Johannesburg, a sancire l’unione tra Little Eden e la terra natia di Domitilla e anche di Giuliano.

Avevamo ancora un sacco di progetti da portare avanti assieme con l’associazione, di cui lui era l’anima, il propulsore. Progetti che ora tocca a noi portare a termine come avrebbe voluto».

Lascia moglie e due figli

La scomparsa di Rota Martir lascia nel dolore la moglie Monica e i figli Anna e Mattia, di 21 e 15 anni. «Oltre che imprenditore di successo – conclude l’amico Massimo Bosio – e fondatore della Domitilla Rota Hyams onlus, Giuliano aveva sempre tempo anche per gli amici ed era impegnato nella musica, con un sostegno attivo a diversi corpi bandistici del territorio».

Un ricordo commosso arriva anche da tutti i componenti dell’associazione Domitilla Rota Hyams: «Non ci saranno mai parole giuste e sufficienti per ricordarti come oomo che ha dedicato l’intera sua esistenza alla famiglia, al lavoro, alla professione e ad alleviare la sofferenza di tutti coloro che hanno trovato accoglienza nel Piccolo Paradiso di Little Eden nelle terre d’Africa. Ti abbiamo voluto bene, buon viaggio». I funerali saranno celebrati lunedì mattina alle 10 a Palazzago, paese d’origine di Rota Martir.

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